Prodotto e distribuito da Draka, arriva al cinema il 27 ottobre
Questa notte parlami dell’Africa, opera prima di Carolina Boco e Luca La Vopa, ci conduce per mano alla scoperta degli splendidi scenari africani e delle contraddizioni di un Paese che conosciamo ancora troppo poco.
L’incontro fra Emma e Nuri, due donne che apparentemente non hanno nulla in comune (una in viaggio e l’altra del luogo, una europea e l’altra afro-musulmana), mette in luce inattesi elementi di condivisione, a cominciare da un profondo e reciproco bisogno di libertà.
Emma, un avvocato nel pieno di una profonda crisi personale, dopo la perdita della madre, decide di lasciare l’Italia per recarsi in Africa. Qui entra in contatto con un’associazione di attivisti impegnati nella salvaguardia degli animali e delle popolazioni locali. Nella biblioteca scolastica del villaggio, Emma incontra Nuri, una giovane africana, figlia di una famiglia musulmana molto rigida. Di nascosto ai genitori, Nuri passa la maggior parte del suo tempo a leggere, sognando un futuro migliore. L’incontro fra le due donne le spingerà a mettere a fuoco le loro paure e i loro desideri.
Tratto dall’omonimo romanzo di Alessandra Soresina edito da Piemme, Questa notte parlami dell’Africa è un inno all’amicizia che non conosce differenze di razza, religione o cultura e che si sviluppa attraverso due intimi ritratti di donna, che affronteranno molte vicissitudini prima di giungere ad una scelta cruciale per le loro vite.
Nel suo racconto approfondito sulla sfaccettata realtà africana segnata, tra l’altro, dalla corruzione e dal bracconaggio di elefanti per il mercato dell’avorio, il film propone elementi che innescano riflessioni interessanti.
Dove pecca, però, è in una sceneggiatura con diverse implausibilità legate al personaggio di Emma (Roberta Mastromichele), che rispetto a quello, ben più incisivo e riuscito di Nuri (Grace Neema Enock) appare esile e velleitario.
Ciò nonostante, i bellissimi ed evocativi scenari africani, illuminati dalla fotografia di La Vopa, valgono da soli il prezzo del biglietto.
Carla Curatoli