Per la regia di Massimo Romeo Piparo, in scena dal 12 ottobre
Con l’omaggio a Roma e alla romanità, nonché alla tradizione gloriosa della commedia all’italiana, il Teatro Sistina riparte con Il Marchese del Grillo, per la regia di Massimo Romeo Piparo, e con un nuovo cartellone tutto da vivere, che arriva dopo i grandi successi al botteghino ottenuti nella precedente stagione.
Sarà il travolgente talento di Max Giusti, protagonista dell’attesissima Commedia Musicale tratta dalla sceneggiatura del film “cult” di Mario Monicelli, a “tagliare” idealmente il nastro dell’apertura mercoledì 12 ottobre con il nuovo adattamento scritto da Gianni Clementi e Massimo Romeo Piparo.
Lo spettacolo, scandito da battute e aforismi indimenticabili, è un mix vincente di ironia e sarcasmo, con le musiche originali composte da Emanuele Friello, le coreografie di Roberto Croce, le ricche scenografie di Teresa Caruso e con un grande cast di oltre 30 artisti.
“Sono orgoglioso di far parte di questo straordinario allestimento di Massimo Romeo Piparo e sono orgoglioso di essere romano, un romano che ama il mondo, che ama viverlo e che ama scoprirlo”, esclama Max Giusti. “Interpretare il Marchese Onofrio del Grillo nella mia città, al Teatro Sistina, è una sensazione intensa e bellissima. E’ come sentirsi avvolti dentro un mantello fatto di Roma, delle nostre piazze, dei nostri vicoli, della nostra gente. Non vedo l’ora di portare in scena la mia visione: sarà un Marchese istrionico e goliardico, che non cercherà di scappare da Sordi, ma che proverà ad essere il più vero possibile”.
Lo spettacolo, tratto dal celebre film del 1981 con Alberto Sordi, campione di incassi e di risate, narra la vicenda -ispirata a una figura storica realmente esistita- che riporta indietro nel tempo alla Roma degli inizi del XIX secolo, facendo immergere lo spettatore nel fascino della Città Eterna. Qui vive il Marchese Onofrio del Grillo, nobile carismatico, irrimediabilmente ozioso e dispettoso, impudico e sfrontato, che farà sorridere e riflettere con la sua maschera dolce amara.