Al cinema dal 19 gennaio con Eagle Pictures
Dal Premio Oscar Damien Chazelle, regista di LA LA LAND e WHIPLASH, un racconto memorabile ambientato nella Los Angeles degli anni ’20.
BABYLON è una storia di ambizioni smisurate e di eccessi oltraggiosi, che ripercorre l’ascesa e la caduta di molteplici personaggi in un’epoca di sfrenata decadenza e depravazione nella sfavillante Hollywood.
Con Brad Pitt, Margot Robbie e Diego Calva, e un cast corale che comprende Jean Smart, Jovan Adepo, Li Jun Li, P.J. Byrne, Lukas Haas, Olivia Hamilton, Tobey Maguire, Max Minghella, Rory Scovel, Katherine Waterston, Flea, Jeff Garlin, Eric Roberts, Ethan Suplee, Samara Weaving, Olivia Wilde.
Recensione a cura di Paola Canali
Feroce, smisurato, ambizioso: il nuovo attesissimo film di Damien Chazelle racconta Hollywood nella delicata fase di passaggio tra muto e sonoro, quella che segnò una vera e propria rivoluzione capace di spazzar via tutto ciò che fino ad allora era stato fatto.
Fine ed inizio di un’epoca, dunque, con il vecchio costretto a lasciar spazio al nuovo, cancellando degli eroi e creandone altri pronti a popolare l’immaginario collettivo.
Babylon è un film intriso di follia, erotismo e malinconia: la fotografia di un mondo allo sbando, che rende tutto lecito distruggendo ogni regola.
Tutto è eccessivo, caotico e gonfiato in un’opera spiazzante e dalle molte linee narrative che si sovrappongono. Un’opera che, in ognuno dei suoi sovraccarichi fotogrammi, mette in scena il mito di Hollywood con la sua magia e le sue incongruenze.
Un estenuante, disarmonico e sfrenato viaggio fra i generi, dalle atmosfere allucinogene e dalle musiche trascinanti, che si fa smisurato atto d’amore verso l’incontenibile vitalità del cinema.
Un film sfarzoso, abbagliante e ricco di fantasticherie, a cui abbandonarsi senza riserve nonostante una trama non sempre coesa. Dotato altresì di un’energia incontenibile e febbrile che è sempre più raro vedere al cinema.
Forse Babylon non scava abbastanza in profondità tra le molteplici contraddizioni dell’industria cinematografica, ma è innegabile che la messinscena è esplosiva e ricca di momenti che lasciano il segno.
L’ottimo cast non è sempre supportato da un disegno accurato dei personaggi, ma in compenso il film è una festa per gli occhi, un vero e proprio sogno ad occhi aperti. Perché il cinema può e deve ancora farci sognare.