Dal 6 ottobre al cinema con Universal Pictures
I premi Oscar® George Clooney e Julia Roberts tornano sul grande schermo nei panni di due ex che si ritrovano in una missione comune per impedire alla figlia innamorata di commettere il loro stesso errore.
Prodotto da Working Title, Smokehouse Pictures e Red Om Films, Ticket to Paradise è una commedia romantica che racconta come le seconde possibilità possano sorprenderci.
Diretto da Ol Parker (Mamma Mia! Ci Risiamo, sceneggiatore dei film Marigold Hotel) dalla sua sceneggiatura con Daniel Pipski, Ticket to Paradise è prodotto da Tim Bevan (L’ora più buia, The Danish Girl) e Eric Fellner (La teoria del tutto, Les Misérables) per Working Title, da Sarah Harvey (Marigold Hotel, co-produttrice di In Bruges – La coscienza dell’assassino), da Deborah Balderstone (Palm Beach, Gone), da George Clooney e del premio Oscar® Grant Heslov (Argo, The Midnight Sky) per Smokehouse Pictures e da Julia Roberts e Lisa Roberts Gillan e Marisa Yeres Gill (entrambe co-produttrici della serie Homecoming) per Red Om Films.
Recensione a cura di Francesca Chiara Sinno
Se la sceneggiatura non è certo il punto di forza di Ticket to Paradise, non trovandoci di fronte a un prodotto particolarmente arguto o innovativo, è la coppia Clooney-Roberts il principale motivo per vedere la commedia di Ol Parker.
Le due star, come due moderni Cary Grant e Katherine Hepburn, riscattano la banalità di un copione troppe volte riproposto sul grande schermo con risultati non sempre esaltanti.
Il risultato, stavolta, è una commedia romantica piacevole per trascorrere una serata disimpegnata, illuminata dal fascino e dal carisma di due interpreti che insieme fanno faville.
Il resto è routine, tra litigi, location esotiche e resort di lusso, gag da “stranieri all’estero” e dinamiche da rom-com americana vecchia scuola con un pizzico di Mamma Mia!
Non c’è molto altro degno di nota in Ticket to Paradise, che non riserva sorprese, ma in fondo neanche delusioni. Possiamo farcelo bastare?