Diretto da Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, ha vinto il Premio della Giuria all’ultimo Festival di Cannes. Al cinema dal 22 dicembre
Nei cinema italiani dal 22 dicembre arriva“Le otto montagne”, vincitore del Premio della Giuria al Festival di Cannes 2022, interpretato da Luca Marinelli e Alessandro Borghi, diretto e sceneggiato da Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch.
Nel cast anche Filippo Timi, Elena Lietti ed Elisabetta Mazzullo. Il film è distribuito in Italia e nel mondo da Vision Distribution.
Tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Cognetti, edito da Einaudi e Premio Strega 2017, “Le otto montagne” è prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del Gruppo Fremantle, è una produzione Wildside, Rufus, Menuetto, Pyramide Productions, Vision Distribution, realizzata in collaborazione con Elastic, in collaborazione con Sky e in collaborazione con Prime Video.
Sinossi
“Le otto montagne” racconta la storia di un’amicizia. Un’amicizia nata tra due bambini che, divenuti uomini, cercano di prendere le distanze dalla strada intrapresa dai loro padri ma, per le vicissitudini e le scelte che si trovano ad affrontare, finiscono sempre per tornare sulla via di casa. Pietro è un ragazzino di città, Bruno è l’ultimo bambino di uno sperduto villaggio di montagna. Negli anni, Bruno rimane fedele alle sue montagne, mentre Pietro è quello che va e viene. Il loro incontro li porterà a sperimentare l’amore e la perdita, riconducendo ciascuno alle proprie origini e facendo sì che i loro destini si compiano, mentre i due scopriranno cosa significa essere amici per sempre.
Recensione a cura di Federica Rizzo
Inizialmente racconto intimo e nostalgico della giovinezza, Le otto montagne amplia il suo raggio d’azione in modo esponenziale dopo il primo atto per tracciare le vite di Pietro e Bruno nei decenni successivi: pur se entrambi prendono la propria strada nella vita, nel corso degli anni continueranno ad essere attratti dal piccolo villaggio di montagna dove si sono conosciuti.
Raccontato in un arco di tempo lunghissimo, l’opera di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch ha il fascino immenso di una travolgente saga romantica incentrata sul tema della natura. La natura degli uomini, dei sentimenti, della ricerca di sé, dei legami che ci portiamo dietro nel tempo e, chiaramente, la natura rappresentata dalle distese montuose catturate meravigliosamente dal direttore della fotografia Ruben Impens.
Le otto montagne è un’impressionante esperienza cinematografica in cui i due registi riescono ad afferrare la maestosità e la malinconia della natura e la gloriosa banalità delle vite che passano.
La regione della Valle d’Aosta, ripresa in un periodo di sette mesi, è uno sfondo accattivante che il formato cinematografico ridotto del 4:3 accentua negli angoli ripidi, nelle salite mozzafiato e nella drammaticità.
Le montagne sono una presenza forte e imprescindibile in un film che sostiene che le personalità delle persone che trascorrono del tempo con loro cambiano radicalmente.
Un’opera profondamente romantica ma mai eccessiva nel racconto dei sentimenti; di grande portata visiva mache tocca l’essenziale.