Diretto da Keith Thomas e dai produttori de L’Uomo Invisibile, arriva al cinema dal 12 maggio. La colonna sonora è di John Carpenter
Dai produttori de L’Uomo Invisibile, Firestarter è un nuovo adattamento del classico thriller di Stephen King con protagonista una ragazza con straordinari poteri pirocinetici, che combatte per proteggere la sua famiglia e se stessa da forze sinistre che cercano di catturarla e controllarla.
Nel cast del film troviamo Ryan Kier
Gli altri interpreti sono Kurtwood Smith (Amityville: Il risveglio, Hitchcock), John Beasley (Anarchia – La Notte del Giudizio, Al Vertice della Tensione) e Gloria Reuben (Lincoln, Mr. Robot).
La colonna sonora di Firestarter è composta dal leggendario John Carpenter (Halloween, Christine, Fog) e dai compositori del franchise Halloween Cody Carpenter e Daniel Davies.
Diretto da Keith Thomas (The Vigil – Non ti lascerà andare), da una sceneggiatura di Scott Teems (Halloween Kills) basata sul romanzo di Stephen King, Firestarter è prodotto da Jason Blum (Halloween, L’Uomo Invisibile) per Blumhouse e dal premio Oscar® Akiva Goldsman (Io Sono Leggenda, Constantine) per Weed Road Pictures. I produttori esecutivi sono Ryan Turek, Gregory Lessans, Scott Teems, Martha De Laurentiis, J.D. Lifshitz e Raphael Margules.
Recensione a cura di Federica Rizzo
Adattamento del romanzo omonimo di Stephen King, pubblicato nel 1980, e remake di una prima versione cinematografica del 1984, Fenomeni Paranormali Incontrollabili, con protagonista una giovanissima Drew Barrymore, Firestarter porta nuovamente al cinema Charlie McGee (Ryan Kier
Nata con la capacità di accendere fuochi con la mente, Charlie deve fuggire con suo padre Andy (Zac Efron) da un’oscura
Come aveva già fatto con Carrie e It, King, attraverso la metafora del potere incontrollabile e della paura nell’affrontare qualcosa di ignoto, mette in scena un vero e proprio coming of age, in cui la protagonista cresce e impara a conoscersi. In questo, Firestarter, attraverso i canoni del genere horror, riesce a restituire pienamente l’idea alla base dell’opera letteraria.
Mancano, però, la sorpresa, l’interesse per la storia a cui si sta assistendo, o quantomeno un’idea estetica alla base del film che, per tutta la sua durata, non riesce a far immergere lo spettatore nella giusta atmosfera.
Si ha costantemente la sensazione di essere al cospetto di qualcosa di visto e rivisto. La regia è statica, priva di qualsiasi guizzo. Buona, invece, è la colonna sonora del regista e compositore John Carpenter, che utilizza sonorità elettroniche degne dello spettacolo a cui dovremmo assistere.
Considerate la buona sintonia tra Efron e la giovane Armstrong – la sua performance è una delle cose migliori del film – la fedeltà all’opera originaria e la complessità nel riuscire a trasporre le opere di King, Firestarter è un fantasy horror che ha ben poco di spaventoso e molto poco di fantasioso. Si poteva fare decisamente di più.