Al cinema dal 10 marzo distribuito da Satine Film
Con Il male non esiste il dissidente iraniano Mohammad Rasoulof realizza un film potente e bellissimo, per riflettere sui concetti di libertà, resistenza e sopravvivenza.
Al centro del film quattro storie solo apparentemente slegate fra loro, ma in realtà unite da un unico tema: la difficoltà di restare fedeli ai propri valori quando si vive sotto un regime dispotico.
Fino a che punto si può parlare di la libertà individuale sotto una dittatura? Quali conseguenze provoca l’oppressione strutturale sulle vite delle persone comuni? E’ meglio subire delle leggi ingiuste piegando la testa e assicurandosi un’esistenza serena o ribellarsi mettendo a repentaglio la propria incolumità e quella dei propri cari?
Sono queste alcune delle domande che pone un film capace di raccontare con assoluta lucidità la vita dell’Iran odierno e di riflettere, al contempo, sulla condizione del suo regista, perseguitato dalla legge per la sua opera politica e impossibilitato a lasciare il Paese.
Il male non esiste sceglie una dimensione intima e quotidiana per descrivere gli orrori del regime, adottando il punto di vista di uomini e donne alle prese con i loro segreti, che si dimenano tra la responsabilità personale e l’assenza di libertà.
La camera di Rasoulof scruta da vicino i loro volti per carpirne i brucianti dilemmi e il sordo dolore, il senso di impotenza e il desiderio di ribellione. Lo spettatore entra nella loro intimità, diviene partecipe dei loro drammi e ne coglie ogni singola sfumatura.
Il messaggio contro la violenza, le persecuzioni e la pena di morte perpetrate dal regime arriva forte e chiaro: quello di Rasoulof, infatti, è un cinema politico limpido e diretto, senza prediche e didascalismi.
Meritatissimo vincitore dell’Orso d’Oro a Berlino, Il male non esiste è un film vigoroso, necessario e di rara forza emozionale.
Ilaria Berlingeri