In scena dall’8 al 20 febbraio per la regia di Guglielmo Ferro
Considerata una delle commedie più importanti del Novecento, Servo di scena racconta la giornata “finale” di un attore, un grande interprete di “Re Lear” sulla scena, ma nella vita seduttore invecchiato. Lo affianca un “servo di scena” – aiutante, vestiarista tuttofare – che rappresenta l’irrazionalità dell’amore, della tenacia, della dedizione. Tutto questo mentre le bombe tedesche stanno martorizzando le città inglesi nel ’42. E’ un grande inno all’amore per il teatro, all’illusione che la civiltà possa sconfiggere le forze oscure della guerra che incombe tutto intorno…oggi come ieri.
Servo di scena di Ronald Harwood è una delle più belle commedie contemporanee, successo strepitoso in tutto il mondo, che ora riproporremo in Italia in una edizione “monstre” interpretata da tre dei nostri attori più significativi e poliedrici: Geppy Gleijeses, Maurizio Micheli e Lucia Poli.
La regia dello spettacolo è di Guglielmo Ferro, che già diresse questa pièce in un’edizione che vide nel ruolo del Sir Turi Ferro.
Inghilterra, 1940: un gruppo di vecchi attori si prodiga a tenere alto il morale degli inglesi e porta in giro nei teatri il repertorio di Shakespeare, recitando persino sotto gli allarmi aerei. Il capocomico di questa compagnia, un attore anziano e stanco, ormai sul viale del tramonto ma capriccioso, dispotico e vanitoso, continua a recitare perché è la sua unica ragione di vita: sostenuto dal suo “servo di scena” Norman che in realtà gli fa da segretario, consigliere, suggeritore, amico e lo difende persino dall’invadenza altrui, oltre che spronarlo quando si avvilisce…