Dal 27 dicembre al 6 gennaio la riduzione teatrale del romanzo di Romain Gary
Arriva a Roma il 27 dicembre 2021 lo spettacolo La vita davanti a sé di e con Silvio Orlando, che ha curato inoltre la riduzione teatrale del romanzo di Romain Gary, al Teatro Argentina in replica fino al 6 gennaio 2022.
Sul palco l’attore e regista sarà accompagnato dall’Ensemble dell’Orchestra Terra Madre diretto da Simone Campa, alla chitarra battente e percussioni, e Gianni Denitto al clarinetto e sax, Maurizio Pala alla fisarmonica, Kaw Sissoko alla kora e djembe.
Pubblicato nel-1975 da Mercure de France (tradotto in Italia da Giovanni Bagliolo per Neri Pozza, 2010), adattato due anni dopo per il cinema, e al centro di un discusso Premio Goncourt, il romanzo di Gary racconta di esistenze sgangherate ma anche di una delicata e improbabile storia d’amore.
Il protagonista è Momò, un bimbo arabo di dieci anni e molta vita davanti, che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, una ex prostituta ebrea che si prende cura dei figli mai riconosciuti delle «colleghe» più giovani.
Il racconto è commovente e attualissimo, composto da tanti strati diversi e anticipatore del tema dei temi, la necessità di un dialogo per una convivenza tra diverse etnie e religioni. «I flussi migratori si innestano su una crisi economica che soprattutto in Europa sembra diventata strutturale creando nuove e antiche paure soprattutto nei ceti popolari, i meno garantiti» spiega Orlando. «Se questo è il quadro, quale funzione può avere il teatro? Non certo indicare vie e soluzioni che ad oggi nessuno è in grado di fornire, ma una volta di più raccontare storie emozionanti, commoventi e divertenti, chiamare per nome individui che ci appaiono massa indistinta e angosciante. Raccontare la storia di Momo’ e Madame Rosa nel loro disperato abbraccio contro tutto e tutti è necessario e utile. “Bisogna voler bene”: le ultime parole del romanzo di Gary dovrebbero essere uno slogan e una bussola in questi anni dove la compassione rischia di diventare un lusso per pochi».
Due film appena presentati a Venezia (Il bambino nascosto di Roberto Andò e Ariaferma di Leonardo di Costanzo), altri in lavorazione, Silvio Orlando è uno degli attori più noti e amati dal pubblico italiano. Grande passione da sempre per il teatro, è forse il luogo che più gli è più mancato nei mesi delle restrizioni, causa della battuta d’arresto della tournée de La vita davanti a sé dopo il debutto a Napoli nel luglio 2020. Lo spettacolo ha ripreso la tournée nella primavera di quest’anno, e, dopo la tappa romana, sarà in cartellone in altre ventiquattro città tra cui Genova, Bolzano, Milano, Bologna, Taranto.
Eroe di guerra, diplomatico, cineasta, noto seduttore nella Parigi dell’epoca, Romain Gary pubblicò La vita davanti a sé con lo pseudonimo di Eline Ajar. Solo dopo la sua morte -si suicidò il 3 dicembre 1980- pubblico e critica scoprirono che Gary ed Emile Ajar erano la stessa persona.
Il romanzo ha inaugurato uno stile gergale, da banlieu e da emigrazione, di quella Francia multietnica che cominciava a cambiare il volto di Parigi ben prima delle storie ambientate nel quartiere di Belleville reso celebre da Daniel Pennac.
La vita davanti a sé è la storia di un amore materno in un condominio della periferia francese si legge sul sito dell’editore Neri Pozza dove non contano i legami di sangue e le tragedie della storia svaniscono davanti alla vita, al semplice desiderio e alla gioia di vivere. Un romanzo toccato dalla grazia, in cui l’esistenza è vista e raccontata con l’innocenza di un bambino.