Al cinema dal 25 novembre distribuito da Warner Bros. Italia
L’esodo di una potente compagnia farmaceutica – l’Umbrella Corporation – ha trasformato la tranquilla ed industrializzata cittadina di Raccoon City in un luogo abbandonato e dai contorni apocalittici. Quando un misterioso virus che si annida nelle profondità cittadine viene liberato, un gruppo di sopravvissuti dovrà collaborare per scoprire la verità dietro agli esperimenti del colosso e restare in vita.
In quello che può definirsi un periodo florido per le produzioni ispirate ai videogiochi, arriva al cinema l’atteso Resident Evil: Welcome to Raccoon City, film che s’impegna a fondo per riportare sullo schermo le mitiche ambientazioni della saga videoludica.
Ed il lavoro di resa visiva, di fatto, è davvero stupefacente, visto che sembra di essere catapultati direttamente nel videogioco e nel suo mondo affascinante: quella Raccoon City putrida e morente, con i suoi abitanti logori e infetti.
Se meno incisive risultano la sceneggiatura e la caratterizzazione dei personaggi, Resident Evil: Welcome to Raccoon City si rivela, invece, un buon b-movie di intrattenimento, che si poggia sulla classica alternanza di jump scare e momenti di ilarità e ammicca di continuo ai fan della serie.
Resident Evil: Welcome To Raccoon City segna, insomma, la ripartenza di cui il franchise aveva bisogno al cinema: lontano dalla discussa virata action di Paul W. S. Anderson, il film di Johannes Roberts brilla, infatti, per la ricostruzione impeccabile delle atmosfere dei primi due giochi della serie Capcom, recuperandone stile, spirito e toni e restituendone una versione per tutti i fan della saga che al contempo sia in grado di raccontare in modo diverso una storia già nota.
Un’operazione nostalgia, dunque, che da una parte recupera diversi elementi della narrazione classica della saga, dall’altra li riscrive e li omaggia. Evidenti risultano, infatti, l’amore e il rispetto per la mitologia originale, scegliendo di risalire alle radici della saga e mantenendosi – nonostante qualche libertà – il più fedele ai giochi originali.
Roberto Puntato