Alla direzione dell’Orchestra del Teatro dell’Opera il suo direttore musicale Daniele Gatti mentre la regia è di Robert Carsen
Sarà una prima rappresentazione assoluta ad aprire la stagione 2021-22 del Teatro dell’Opera di Roma, Julius Caesar, commissionata dal Lirico romano a uno dei principali compositori di oggi, Giorgio Battistelli.
È la prima volta, in tempi recenti, che il Costanzi inaugura la sua stagione con un’opera del proprio tempo. L’unico precedente risale al 1901 con l’apertura affidata a Le maschere di Mascagni. Alla direzione dell’Orchestra del Teatro dell’Opera il suo direttore musicale Daniele Gatti mentre la regia è di Robert Carsen.
La nuova tragedia in musica sarà proposta da Rai Cultura in diretta/differita sul suo canale Rai5 a partire dalle 21.15. Domenica 21 sarà invece possibile ascoltarla sulle frequenze di Rai Radio3.
Partendo dalla tragedia di William Shakespeare, Ian Burton ha realizzato un libretto in due atti attenendosi fedelmente al testo originale, pur modernizzandolo di tanto in tanto e ampliando il ruolo del fantasma di Cesare.
“Più che un lavoro sulla violenza, è un lavoro psicologico – ha dichiarato il compositore Giorgio Battistelli, Leone d’oro alla carriera 2022 – Non è un’opera di violenza ma amletica, di dubbio. È una scrittura densa, cupa. Sul piano drammaturgico e musicale, ci sono parti dove il canto fuori scena si incastra nell’orchestra, ibridazioni tra suono dell’orchestra e suono umano”.
“È un privilegio – ha dichiarato il maestro Daniele Gatti – poter tenere a battesimo una nuova opera su un soggetto così alto e importante, creata da uno dei maggiori compositori di oggi, Giorgio Battistelli, per di più come congedo dal mio teatro, dopo tre anni meravigliosi. Il tutto con il suggello della regia dell’amico Robert Carsen. Credo che sia un segnale forte aprire la stagione con una prima esecuzione assoluta: un segno della nostra fiducia verso il nuovo e verso l’innovazione culturale”.
La tragedia di Giulio Cesare viene ambientata da Robert Carsen, che firma anche le luci, nella Roma di adesso. “La musica è di oggi e Giorgio scrive per il pubblico odierno – ha affermato il regista – Vediamo il Senato di Roma così com’è ora e sulla scena si muovono uomini politici in abiti moderni. Si tratta di senatori romani perché di questo parla il testo, ma è una trama che potrebbe accadere ovunque nel mondo, nel senso che la politica prevede dappertutto gli stessi meccanismi. Mettere in scena il nuovo lavoro di Battistelli e Burton (è la terza volta che lavoriamo insieme) non è solo un onore, ma anche una sfida particolare, dal momento che l’opera debutta in prima assoluta a Roma, città dove si svolge l’azione del dramma di Shakespeare”.
È un’opera tutta al maschile. L’unico personaggio femminile è Calpurnia, la moglie di Cesare.
Il cast vocale include Clive Bayley (Julius Caesar), Elliot Madore (Brutus), Julian Hubbard (Cassius), Dominic Sedgwick (Antony), Michael J. Scott (Casca), Hugo Hymas (Lucius), Ruxandra Donose (Calpurnia), Alexander Sprague (Octavius), Christopher Lemmings (Cinna / Marullus), Christopher Gillett (Indovino / I Plebeo), Allen Boxer (Flavius / Metellus / II Plebeo), Scott Wilde (Decius / III Plebeo), Alessio Verna (Servo di Cesare / Titinius / IV Plebeo).
Dirige il Coro del Teatro dell’Opera di Roma il maestro Roberto Gabbiani.
Le scene sono di Radu Boruzescu, i costumi di Luis F. Carvalho e le luci dello stesso Carsen con Peter Van Praet.
Dopo la prima di sabato 20 novembre, sono previste quattro repliche: martedì 23 e giovedì 25 alle ore 20.00, sabato 27 alle 18.00 e domenica 28 alle 16.30.