Dal 19 al 21 novembre al Teatro India
Giorgina Pi porta in scena il lavoro Tiresias, tratto dal testo Hold your own /Resta te stessa di Kate Tempest, poeta, rapper, performer londinese, dal 19 al 21 novembre al Teatro India, sala B.
Tiresias apre riflessioni sulle questioni di identità sessuale, il diverso destino, ruoli e identità del maschile e femminile.
Giorgina Pi, sulle orme di Tempest, e Gabriele Portoghese in scena, prendono le mosse dalla tradizione teatrale occidentale, per riscriverla e ribaltarla completamente, ritrovando in essa la possibilità di resistere al cambiamento, di creare una propria nomenclatura
immaginaria con cui amare le cose del mondo, e trasformando la memoria delle nostre vite in simultaneità invece che in cronologia.
“Tiresia è il veggente che sa, che conosce ciò che si dovrebbe fare. Fa paura ascoltarlo, il suo corpo conturba, è al di fuori dell’ordine naturale, è un corpo che vive più sessualità, più età in una vita. Quando i suoi occhi smettono di vedere iniziano a leggere il futuro. Tiresia è un’entità che nell’Ade custodisce le risposte, è tramite tra l’umano e il divino. È fuori dalla retorica del potere, è continuamente una frattura nella narrazione, non è gerarchico nel sapere e nell’esperire. La nostra vita di adesso è lacerata e frastornata da ferite ancestrali dovute a questa nuova peste e da pressioni soffocanti causate dalla ferocia rinnovata del capitalismo. Difficile trovare la forza di restare sé stesse/i. Abbiamo chiesto aiuto a chi non ha bisogno di guardare per sapere. Tiresia per noi è un rito. “Tiresia, vienici a parlare” chiede Kate Tempest e noi con lei. Stavolta ti ascolteremo. Siamo qui che vogliamo capirti. Sappiamo che vedi fino in fondo nel passato, tu non perdi la memoria come noi, non ti preoccupi di piacere, sei povero, vecchio, vagabonda, sporco, trans, in mezzo alle cose, sempre imprevisto. Qualcosa nel crepuscolo in arrivo sussurra di non tormentarsi le mani. Non importa ciò che oggi perdiamo. Non è ancora domani.” Giorgina Pi