Vince a sorpresa il cronenberghiano TITANE della francese Julia Ducournau, la seconda donna a ottenere dopo 28 anni il premio principale del festival
E’ il francese Titane il film che a sorpresa ha vinto la Palma d’oro al 74mo Festival di Cannes, acquisito da I Wonder Pictures, che lo distribuirà nelle sale italiane, proprio nel corso del festival.
Il cronenberghiano lavoro di Julia Ducournau, regista che già con il suo primo film, Raw, aveva stupito il pubblico della Semaine de la Critique del 2016, è stato scelto dalla giuria presieduta da Spike Lee.
Dopo 28 anni da quel capolavoro che era Lezioni di Piano di Jane Campion, una donna torna a vincere il premio principale al Festival di Cannes e il merito è di un body horror violento, provocatorio, ma non privo di sense of humour.
Titane è la storia di Alexia (Agathe Rousselle), una trentenne sola e tormentata, che vive sin da bambina con una placca in titanio impiantata nel cranio, a causa di un cruento incidente automobilistico. Quella operazione l’ha trasformata in una serial killer e le ha conferito un’attrazione sessuale per tutto ciò che possiede metallo, specie le grandi e lucenti auto sportive. Dopo un omicidio, per fuggire dalla polizia, Alexia si spaccia per un ragazzo scomparso da anni di cui ha visto il manifesto e che ora avrebbe circa la sua età. Il padre di quel ragazzo, body builder e capo dei pompieri (Vincent Lindon), è così entusiasta di riavere con sé il figlio che non si pone neppure il dubbio che sia effettivamente lui.
Come è comprensibile dalla trama, Titane non è certamente un film che lascia indifferenti e sin dalla sua prima proiezione ha diviso nei giudizi critica e pubblico. Ciò che è certo, però, è che il secondo lungometraggio della Ducournau ha conquistato la giuria della kermesse per il suo coraggio, la sua mescolanza di generi e la sua forza visionaria.
Altro film apprezzatissimo e premiato ieri sera è stato Nitram, diretto da Justin Kurzman e con protagonisti Caleb Landry-Jones, Judy Davis e Anthony LaPaglia. Il film, che racconta i fatti che portarono al massacro di Port Arthur del 1996, in cui furono uccise 35 persone e altre 23 rimasero ferite, si è aggiudicato il premio per il miglior attore a Caleb Landry-Jones e sarà anch’esso distribuito da I Wonder Pictures.
Il visionario Annette, film d’apertura del festival e opera musicale con la colonna sonora degli Spark Brothers e interpretato da Adam Driver e Marion Cotillard, conquista invece il premio per la migliore regia al talentuoso Leos Carax. Anche Annette sarà distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection in collaborazione con Koch Media e Wise Pictures.
Due ex aequo, invece, per il Premio della Giuria, assegnato a Haberech di Nadav Lapid e a Memoria di Apitchapong Weerasethakul, e per il Grand Prix, consegnato ad Asghar Farhadi per Ghahraman e a Juho Kuosmanen per Hytti n°6 Compartimento N° 6 / Compartmento N° 6.
La Miglior sceneggiatura viene invece assegnata a Hamaguchi Ryusuke e Takamasa Oe per l’apprezzatissimo Drive my car, che ha ottenuto anche il premio della critica internazionale Fipresci, mentre la miglior attrice è la norvegese Renate Reinsve per il film The Worst Person in the World di Joachim Trier.