A settembre la cerimonia di premiazione
La stampa estera in Italia è pronta a premiare le eccellenze del cinema italiano e ha scelto le terne dei finalisti del Globo d’Oro 2021, il prestigioso premio organizzato dalla stessa Associazione, per premiare il valore e il merito che registi, attori, attrici e produttori hanno realizzato nell’ultimo anno.
In gara a contendersi il premio per la Migliore Regia: Emma Dante con Le Sorelle Macaluso, Daniele Luchetti con Lacci e Francesco Bruni con Cosa sarà; le tre pellicole saranno in gara anche nella categoria Miglior Film.
Si contendono la Migliore Opera Prima: Davide Del Degan per Paradise, una vita nuova, Mario Piredda per L’agnello e Alessandro Grande per Regina.
Per la Miglior Commedia sono in lizza: Paradise, una nuova vita, Il grande passo e L’incredibile storia dell’Isola delle rose; mentre le serie TV finaliste sono: Speravo de mori’ prima, Il Commissario Ricciardi e Suburra.
I volti femminili scelti per il premio per la Miglior Attrice sono: Alba Rohrwacher, interprete di Lacci; Valeria Bruni Tedeschi per Gli indifferenti e Simona Malato e Donatella Finocchiaro protagoniste de Le sorelle Macaluso.
I tre finalisti per la categoria Miglior Attore sono: Elio Germano per L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, Kim Rossi Stewart per Cosa sarà e Renato Pozzetto Lei mi parla ancora.
Mentre Nora Stassi (L’agnello), Cristina Magnotti (Fortuna) e Mattia Garaci (Padrenostro) sono in gara per la sezione Giovane Promessa.
Al regista Giuliano Montaldo verrà conferito il Premio alla Carriera di questa edizione; mentre il Premio Italiani nel Mondo andrà al film Miss Marx.
Per il Premio alla Miglior Colonna Sonora il comitato ha selezionato Mattia Carratello e Stefano Ratchev, autori delle musiche di Padrenostro; Matteo Carratello e Stefano Ratchev per Cosa sarà
e Michele Braga per l’Isola delle Rose. Per la sezione Miglior Fotografia si contenderanno il Globo d’Oro Daniele Ciprì per Il cattivo poeta, Cesare Bastelli per Lei mi parla ancora e Michele D’Attanasio per Padrenostro; per il Premio alla Miglior Sceneggiatura: Francesco Bruni di Cosa sarà, Sydney Sibilia e Francesca Manieri di L’incredibile storia dell’isola delle Rose, e Michael Zampino, Heidrun Schleef e Giampaolo Rugo di Governance.
Chiudono la ricca serie di riconoscimenti la sezione Documentari con: La Verità sulla Dolce Vita, Fuori era Primavera e Veleno; e quella dei Cortometraggi con Tempi morti, L’ultimo whisky con il cappellaio matto e La stanza più fredda.