Tra gli ospiti del primo festival della GRATITUDINE anche Rocío Muñoz Morales e Francesco Pannofino
Si svolgerà il 16 e il 17 luglio la prima edizione del Tito Film Festival, il primo festival della GRATITUDINE, che quest’anno si terrà in Umbria, a Costacciaro (PG), e avrà come madrina Claudia Gerini. <<Questo è un modo per dire grazie a tutti coloro che, negli anni, mi hanno insegnato qualcosa, sostenuto e incoraggiato>> dice la pluripremiata attrice italiana.
La direzione artistica del Tito Film Festival è affidata a Emanuele Sabetta, Direttore Creativo di Direct 2 Brain, creative factory tra le più affermate del panorama nazionale. Il festival è organizzato dai giovanissimi dell’Associazione Pro Costacciaro APS, in collaborazione con Istituto Luce – Cinecittà, Manuela Cacciamani Founder di One More Pictures, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, con il supporto di Rai Cinema e con la Media partnership di Posso.it, del magazine di Chili, Hot Corn, e Direct 2 Brain.
Il Tito Film Festival è patrocinato da Regione Umbria, da Umbria Film Commission e dal Comune di Costacciaro con Università degli Uomini Originari di Costacciaro e Associazione Costacciaro Make Up, e sostenuto anche da Birra Flea e Cotril.
Questa edizione della kermesse sarà dedicata a Tito Marconi, primo Presidente di Cinecittà, originario di Costacciaro. Non a caso diversi cittadini Umbri, per impulso dello stesso Marconi, diventarono quelle abili maestranze del cinema che, a partire dal dopoguerra, contribuirono alla rinascita di Cinecittà, prendendo parte alla realizzazione di capolavori quali Ben-Hur e Cleopatra. È questo il motivo per cui il sottotitolo del Festival è “Da Costacciaro a Cinecittà A/R”.
Il programma del Tito Film Festival è fitto di eventi, ospiti, proiezioni, talk e FILM in VR; sarà incorniciato da magici set e vi parteciperanno numerosi artisti: dagli attori Francesco Pannofino e Nicola Nocella al regista Giulio Base e all’attrice Rocío Muñoz Morales, dalla meravigliosa interprete del film “Pinocchio” Maria Pia Timo fino al pluripremiato costumista di “Pinocchio” Massimo Cantini Parrini.
Saranno, inoltre, presentati i risultati del contest, lanciato da Rai Cinema Channel, per il miglior corto Under 35: hanno partecipato all’iniziativa circa 150 cortometraggi. Nel Palazzo Ducale di Costacciaro si terrà la mostra fotografica “Cinecittà, oltre lo sguardo” del regista e fotografo Fabio Lovino e la Masterclass di Roberto Recchioni, sceneggiatore, disegnatore e direttore editoriale della mitica rivista Dylan Dog, titolata “La scrittura invisibile: le parole dietro le immagini”.
Gli eventi del Tito Film Festival potranno essere seguiti in diretta sul giornale online Posso.it.
TITO FILM FESTIVAL 2021, IL PROGRAMMA
Venerdì 16 luglio
Palco Principale – Torre dell’Orologio
Ore 17,00
Cerimonia di apertura. Intervengono: l’attrice Claudia Gerini, la Founder di One More Pictures Manuela Cacciamani, il Sindaco di Costacciaro Andrea Capponi, Il Direttore Artistico Emanuele Sabetta e Il Presidente dell’Associazione Pro Costacciaro APS Riccardo Conti. L’attrice Claudia Gerini e il Sindaco di Costacciaro, Andrea Capponi assegnano il “Premio Gratitudine” a un rappresentante della famiglia di Tito Marconi.
Modera la giornalista Ilaria Ravarino
Ore 17,45
“Le derive del mondo digitale”. Talk con l’attrice e influencer Jenny De Nucci e Lorenzo Giovenga, rispettivamente interprete e regista del cortometraggio “Happy Birthday”, presentato alla 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che tratta il difficile tema degli Hikikomori.
Ore 18,30
Introduzione al film “Pinocchio” di Matteo Garrone, 01 Distribution. Talk con l’attrice Maria Pia Timo e il pluripremiato costumista Massimo Cantini Parrini, seguito dal videomessaggio del piccolo Pinocchio, il giovane attore Federico Ielapi. Modera la giornalista Ilaria Ravarino.
Ore 18,45
Assegnazione del “Premio Gratitudine” a Massimo Cantini Parrini, costumista candidato agli Oscar per “Pinocchio”, vincitore di 6 David di Donatello e 4 Nastri d’Argento.
Ore 21,00
Talk “La gratitudine come pratica di vita”. Introducono Claudia Gerini e Manuela Cacciamani, Founder di One More Pictures. L’attrice Claudia Gerini assegna il “Premio Gratitudine” a Nando Cacciamani, Capo responsabile dell’Ufficio Vigilanza di Cinecittà per mezzo secolo e Fabio Capozzi, capo elettricista di tantissimi set. In Onda Videointervista a Nando Cacciamani. Manuela Cacciamani assegna il “Premio Gratitudine” al fotografo e regista Fabio Lovino.
Ore 22,00
“I Giovani a chi sono grati?” Talk con Jenny De Nucci e i giovani dell’Associazione Pro Costacciaro APS. Modera la giornalista Ilaria Ravarino
Ore 22,30
Introduzione alla proiezione del film “Ammore e malavita” dei Manetti Bros, 01 Distribution. Interviene: Claudia Gerini. Modera: Ilaria Ravarino
Sabato 17 luglio
Palco principale – Torre dell’Orologio
Ore 17,00
Introduzione alla proiezione del film “Bar Giuseppe”, regia di Giulio Base. Intervengono: Manuela Cacciamani, Founder di One More Pictures e il regista Giulio Base.
Presentazione della Masterclass “La scrittura invisibile: Le parole dietro le immagini”. Interviene il fumettista e curatore editoriale, tra gli altri, del celebre fumetto “Dylan Dog”, Roberto Recchioni.
Modera la giornalista Ilaria Ravarino.
Ore 19,00
Talk “Bar Giuseppe” con il regista Giulio Base e l’attore Nicola Nocella. Modera la giornalista Ilaria Ravarino.
Ore 21,00
Talk “Il cinema e il doppiaggio”, interviene l’attore e doppiatore Francesco Pannofino, voce cinematografica di Denzel Washington, George Clooney, Kurt Russell, Jean-Claude Van Damme e Wesley Snipes. Intervista della giornalista Ilaria Ravarino.
Ore 21,45
Giulio Base assegna il “Premio Gratitudine “al Direttore del Montaggio Claudio di Mauro.
Ore 22,00
Il Sottosegretario ai Beni Culturali, Sen. Lucia Borgonzoni assegna il “Premio Gratitudine” ad Enzo Sisti, storico produttore cinematografico di progetti internazionali come “La Passione di Cristo” diretto da Mel Gibson e “I due Papi”, regia di Fernando Meirelles con Anthony Hopkins e Jonathan Pryce.
Ore 22,30
Presentazione del libro “Un posto tutto mio” di Rocío Muñoz Morales. Sarà presente l’autrice e Manuela Cacciamani Founder di One More Pictures. Saranno assegnati due “Premi Gratitudine”: Rocío Muñoz Morales consegna il Premio a sua figlia e Manuela Cacciamani consegna il Premio a Luca Di Nardo, agente delle star.
Ore 23,00
Cerimonia di premiazione del Miglior corto under 35 per il contest lanciato da Rai Cinema. Intervengono: Carlo Rodomonti, Responsabile Marketing strategico e digital di Rai Cinema, Manuela Cacciamani, Founder di One More Pictures e il Sindaco di Costacciaro Andrea Capponi. Sarà trasmesso un videomessaggio dell’Amministratore Delegato di Rai Cinema, Dott. Paolo Del Brocco. Modera la giornalista Ilaria Ravarino.
Ore 23,20
Chiusura e saluto al pubblico con tutti gli ospiti intervenuti.
GLI EVENTI AL PALAZZO DUCALE
La Mostra Fotografica (16 e 17 luglio)
“Cinecittà, oltre lo sguardo” del fotografo e regista Fabio Lovino
Il maestro del ritratto di fama internazionale presenterà gli scatti ad attori e registi italiani e internazionali. Alcuni di essi sono già stati ammirati sulle cover delle riviste più importanti, altri sono inediti, frutto di una ricerca accurata negli archivi fotografici di Lovino. Una sezione della Mostra sarà dedicata ai set storici di Cinecittà.
La Masterclass
“La scrittura invisibile: le parole dietro alle immagini” – Relatore Roberto Recchioni, fumettista e curatore editoriale, tra gli altri, del celebre fumetto “Dylan Dog”. – Durata 120’
Nella Masterclass si illustrerà l’importanza delle immagini e il modo possibile di raccontare senza usare le parole.
I 10 cortometraggi finalisti del Contest di Rai Cinema Channel “Miglior Corto Under 35”
Il premio consiste in un contratto di acquisto per tre anni dei diritti web e free tv del corto, da parte di Rai Cinema e godrà della visibilità su www.raicinemachannel.it, sui suoi siti partner e, a discrezione dei responsabili delle Reti, sui canali Rai. Hanno concorso al Premio circa 150 progetti ed ecco i titoli dei 10 finalisti:
In una grigia e sporca stanza di Marco Pozzato
Per saldare un debito con un boss locale, Mario dovrà far prostituire sua sorella minore, Lulù. Il giovane, disperato, acconsente ma subito i sensi di colpa lo dilaniano, spingendolo ad un gesto estremo per salvare l’unica persona che ancora gli vuole bene, prima che sia troppo tardi
I am afraid to forget your face di Alaa Sameh (Vincitore Festival di Cannes 2021)
Dopo 82 giorni, passati lontano dalla sua amata, Adam è pronto a tutto pur di affrontare la distanza che li separa.
Shero di Claudio Casale
Shabnam ha subìto un attacco con l’acido quando era adolescente. Oggi è una Shero, un’attivista indiana per i diritti delle donne che cresce sua figlia insegnandole il valore della bellezza e della forza femminile, al di là delle convenzioni sociali.
E vissero di Aldo Verde
“E Vissero” è un corto colorato nelle immagini e nel linguaggio che cerca un dialogo irriverente con
lo spettatore ponendo delle domande scomode in maniera buffa e pazzerella. Racconta una
conversazione frizzante tra due ragazzi, Felice (21) e Contento (23), mentre esplorano i temi di
pregiudizio, libertà e feticismo.
Il Capolavoro di Stefano Moscone
Italia, periodo indefinito tra gli anni 70 e 90. Francesco, artista tuttofare, ha finito il suo capolavoro: un ritratto di nudo di Paola, la sua compagna. Estasiato e radiante, le mostra l’opera e la ragazza condivide la sua felicità e il suo entusiasmo per il quadro realizzato. Tuttavia, appena Francesco le svela che l’opera è stata selezionata da un gallerista e verrà quindi esposta, la situazione cambia…
Per non sparire lentamente di Simone Fiorentino e Francesco Di Benedetto
Sono tempi un po’ duri per Fabio, giovane musicista romano e per le persone attorno a lui. Tutto sembra sospeso mentre tutti lottano per tenere a galla i propri sogni, desideri, relazioni e soliti problemi. Qualcuno, però, riesce a ricordargli il valore delle cose che ama di più.
Papà uccidi il mostro di Fabio Vasco
Un uomo solo, in una casa vuota e dall’atmosfera sospesa, come in attesa di qualcosa, comunica col figlio malato, perso in un lontano lettino d’ospedale. Dietro i vetri delle finestre, nuvole gravide di pioggia si confondono col grigio plumbeo dell’Italsider di Taranto, madre assassina e Medea d’acciaio. Sul letto una valigia, per una partenza imminente. O forse no.
Un oggi alla volta di Nicola Conversa
La vita di Luna, giovane 28 enne impegnata come guida in un museo viene sconvolta dall’arrivo in casa a sorpresa di Fabio, suo fratello portatore della sindrome di down. Quest’ultimo, in seguito alla morte dei genitori ha deciso che sarà Sua sorella Luna la sua tutrice. I due non hanno un grande rapporto. La ragazza inoltre, oltre ad un coinquilino sopra le righe, nasconde un segreto: assuefatta dal suo ragazzo, si sta facendo convincere a donare il suo corpo in cambio di soldi. Fabio come una bomba a mano cambierà il destino di sua sorella ed anche il suo.
Correre di Nicholas Bertini
Non si direbbe, ma ci vuole una bella mano ferma per eseguire una corsa fatta bene. Basta qualche piccola dimenticanza o una stesura frettolosa che il correre diventa incerto o addirittura incompiuto. Correre non è solamente un’azione ma è anche – e soprattutto – una parola. E per funzionare come tale deve essere scritta bene. La grafia, le lettere, il corsivo o lo stampatello sono elementi caratterizzanti dello stile di una corsa. A dire il vero nessuno viene obbligato ad avere una buona grafia, ma forse è l’unico modo per non inciampare sulle proprie parole.
Ed è subito sera di Lorenzo Maugeri
Un Padre e un Figlio seduti a cena discutono di diverse questioni: gusti, timori e aspettative in un giorno sempre diverso e sempre uguale. Il tempo non è scandito da niente se non dal cibo, primo e unico elemento di contatto fra i due mentre la loro incomunicabilità svuota tutti i discorsi di profondità e senso. Si passa dalle questioni più serie, come il divorzio, di fronte al quale nessuno sembra comunicare davvero quello che prova, a semplici scambi di battute riguardo cinema, musica e attualità; interessi questi che sembrano non influenzare assolutamente il rapporto, né in positivo né in negativo, fino a quando non si giunge alla domanda fondamentale: “Qual è la cosa veramente importante nella vita?”. In definitiva, “Ed è subito sera” è un rapido spaccato di un rapporto Padre-Figlio che non matura, non arricchisce e non sboccia; una relazione che vuole essere un paradigma tagliente all’interno di una società in cui non è più il Padre ad aspettare il figlio per cena e il Figlio a vedere il Padre come guida; una società nella quale la non-scelta appiattisce l’identità di ciascuno, rendendolo uguale a chi lo ha preceduto. Una storia il cui senso richiama (e in piccolissima parte va oltre) l’intramontabile componimento omonimo del poeta siciliano Salvatore Quasimodo, che in ultima analisi ci offre la vera chiave di lettura del racconto.