Disponibile dal 18 giugno su Disney+
Spesso sono la semplicità e la leggerezza i punti di forza di un film animato, senza per forza dover ricorrere a metafore o a insegnamenti altisonanti. E’ il caso di Luca dell’italiano Enrico Casarosa, il nuovo film targato Disney e Pixar che per la prima volta ha un’ambientazione tutta italiana: la splendida riviera ligure illuminata dai colori dell’estate.
Lo scenario mozzafiato di Portorosso, che ricorda la ridente Vernazza, messo giustamente in risalto dai tocchi di un’animazione alla Miyazaki, fa da sfondo a una bella storia di amicizia, ma anche di crescita, iniziazione e passaggio.
L’Italia degli anni ’50, quella da cartolina tanto amata all’estero, ma anche quella con le sue preziosissime tradizioni e la sua inimitabile cultura, è però la vera protagonista del film di Casarosa, che la omaggia appassionato in ogni sequenza.
D’altronde, come da lui stesso affermato, Luca è una storia molto personale, essendo ispirata alla sua infanzia a Genova e alle estati trascorse in compagnia del suo migliore amico. E migliori amici sono Luca e Alberto, i due protagonisti del 24esimo lungometraggio Pixar, due draghi marini talmente incuriositi dal mondo in superficie che si stabiliscono tra gli abitanti di Portorosso, ovviamente ignari della loro vera natura. Al di fuori dall’acqua, infatti, i due sono in grado di assumere sembianze umane, ma mantenere il loro segreto diventerà sempre più difficile.
Luca è un film piacevole e immediato, lontano dalla complessità narrativa di Coco o Soul, ma non per questo meno riuscito. Si tratta, infatti, di una vivida e sincera ode all’amicizia, di quelle che, specie se nate e vissute durante l’infanzia, spesso determinano il corso di chi diventeremo da grandi.
Luca esalta il potere salvifico della condivisione e dei rapporti umani, ma anche la purezza e alla bellezza della gioventù, in cui tutto è vissuto con curiosità, spensieratezza e libertà.
E’ un film che, attraverso la metafora della diversità ma anche echi a Fellini e Calvino, riflette sull’incanto del gioco e sul valore dell’esplorazione e della scoperta.
Un film a cui vuoi subito bene e che, oltre a trasmettere la rigogliosa vitalità dell’estate, appaga lo spirito e riempie il cuore. Perché il messaggio di Luca è sì un evergreen, ma affatto banale: non bisogna vergognarsi di chi si è veramente, ma essere a proprio agio nella propria pelle, non cambiando per nessuno se non per se stessi. Spesso, per capirlo, ci vuole l’amico giusto!
Alberto Leali