L’ultimo nato tra i riconoscimenti speciali dei Nastri è andato due anni fa a Adriano Panatta per “La profezia dell’armadillo” e lo scorso anno a Barbara Alberti per “La dea Fortuna”
È di Giuliano Sangiorgi, dalla musica al cinema, il ‘cameo dell’anno’ scelto tra le partecipazioni speciali negli oltre 45 titoli selezionati per i Nastri d’Argento. A lui il Nastro per un ruolo inedito e ironico, che sigla un debutto sorprendente nel cast di Tutti per 1-1 per tutti.
Un debutto sul set per Sangiorgi, come per Adriano Panatta due anni fa, accanto all’improbabile trio formato da D’Artagnan (Pierfrancesco Favino), Porthos (Valerio Mastandrea) e Athos (Rocco Papaleo) ormai sulla via della pensione tra gli acciacchi dell’età. Per interpretare il cameo del casellante, Giuliano si è messo in gioco accettando una trasformazione fisica con una parrucca che lo ha reso irriconoscibile.
“Quando Giovanni mi ha proposto il ruolo del casellante nel suo ultimo film, ho pensato che l’amicizia stesse parlando per lui. Questo prestigioso riconoscimento è invece la conferma che i grandi registi guardano al mondo con occhi pieni di fiducia. Per loro non esistono occasioni perse: solo potenzialità ancora inespresse. Grazie, Giovanni, per averci dimostrato che la meraviglia è l’unica vera fonte di ispirazione”, ha commentato Sangiorgi.
“Sì, ha fatto l’attore, signore e signori. E nei titoli ho scritto ‘Per la prima volta sullo schermo il piccolo Giuliano Sangiorgi” aveva dichiarato Veronesi.
Durante le riprese di Tutti per 1-1 per tutti, una produzione Indiana Production e Vision Distribution, Sangiorgi era immerso nella realizzazione del nuovo album dei Negramaro uscito qualche settimana prima del film, ma ha accettato ugualmente di partecipare al film Sky Original che ha siglato il Natale al cinema di Sky.
E a proposito del suo debutto cinematografico aveva raccontato: “Giovanni e io facciamo musica, libri, dischi, cerchiamo ogni modo per stare insieme. La verità è questa: non riuscivo a fare le musiche del film perché stavo lavorando al mio disco e allora Giovanni mi ha fatto fare il casellante”.
Il cameo dell’anno, ultimo nato tra i riconoscimenti speciali dei Nastri votati dal Direttivo dei Giornalisti, è andato due anni fa a Adriano Panatta per “La profezia dell’armadillo” di Emanuele Scaringi e lo scorso anno a Barbara Alberti per “La dea Fortuna” di Ferzan Ozpetek.
Chiuso il voto dei Giornalisti, in attesa dello spoglio notarile. La premiazione al Roma, martedì 22 Giugno al MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo