In selezione ufficiale a Cannes 2020, è stato presentato in anteprima al Rendez-Vous di Roma e uscirà nelle sale italiane con Kitchen Film dal 10 giugno 2021
Io, lui, lei e l’asino è la divertente e originale commedia diretta da Caroline Vignol incentrata sul curioso legame che si instaura tra una insegnante elementare in crisi d’amore e uno degli animali da sempre più vilipesi e maltrattati.
Il loro incontro avviene affatto per caso, poiché l’impulsiva Antoinette (Laure Calamy) non accetta che la romantica settimana che avrebbe dovuto trascorrere in compagnia del suo amante sfumi a causa di una vacanza alle Cévennes che l’uomo ha promesso alla sua famiglia. Nella speranza di ricongiungersi al suo uomo, la maestra decide di seguirlo, provocando immediato scalpore tra gli altri escursionisti, messi al corrente del motivo sentimentale del suo viaggio. Fa, così, la conoscenza del suo compagno di viaggio, il ben poco dinamico e ubbidiente asino Patrick: ma un rapporto che sembra esser nato col piede sbagliato si trasforma gradualmente in una bella amicizia, specie quando Antoinette inizia a confidare a Patrick le sue pene d’amore.
A fare da sfondo alla vicenda sono i paesaggi vasti e magnifici delle Cévennes, che segnano un difficile ma terapeutico ritorno alla natura per la nostra protagonista, che da quel viaggio, strambo e disagevole, tornerà profondamente cambiata.
In realtà basterebbe anche solo l’incipit del film, così ricco di momenti esilaranti ma anche sensibile e profondo, per comprenderne la genialità: Io, lui, lei e l’asino prende il via durante la festa di fine anno, quando Antoinette, ricolma di passione verso il suo amante Vladimir (Benjamin Lavernhe), padre di una delle sue allieve, fa intonare alla sua classe la canzone Amoureuse di Véronique Sanson davanti a un pubblico di genitori sconcertati.
E’ un modo straordinario per disegnare sin da subito il carattere di Antoinette, così passionale e istintiva, pronta a tutto pur di assecondare il suo entusiasmo amoroso, incurante dei rischi delle sue azioni per se stessa e per gli altri.
La Vignol mescola più generi cinematografici per raccontare l’intenso cammino iniziatico della protagonista: in Io, lui, lei e l’asino c’è la commedia romantica, il buddy movie, il racconto di viaggio, ma anche quello psicologico e di formazione. C’è soprattutto Robert-Louis Stevenson con il suo Voyage avec un âne dans les Cévennes, che nel 1879 aveva raccontato proprio il suo pellegrinaggio, intrapreso anche da Antoinette, negli splendidi luoghi del film.
Ma il film non sarebbe così riuscito senza la sensazionale Laure Calamy, vincitrice del premio César come migliore attrice, capace di amalgamare abilmente comicità, patetismo, energia e sensibilità. La sua irresistibile e un po’ folle eroina romantica fa subito breccia nel cuore dello spettatore, riuscendo a farlo ridere, riflettere e persino commuovere.
Roberto Puntato