Diretta da Gianluca Maria Tavarelli e con Greta Scarano e Simone Liberati, andrà in onda in tre prime serate da lunedì 3 maggio 2021
E’ un grande racconto di sentimenti Chiamami ancora amore, la nuova serie tv di Rai1 per la regia di Gianluca Maria Tavarelli creata da Giacomo Bendotti.
Prodotta da Indigo Film in collaborazione con Rai Fiction in associazione con About Premium Content, la serie in 6 episodi con protagonisti Greta Scarano e Simone Liberati andrà in onda in tre prime serate da lunedì 3 maggio 2021.
Chiamami ancora amore racconta un delicato passaggio che ogni coppia, come quella di Anna ed Enrico, si trova ad attraversare: la trasformazione dei sentimenti quando si diventa una famiglia.
“L’arrivo di un figlio costringe, infatti, a ridefinire le regole del gioco, così può accadere che l’incanto dell’amore lasci il passo al conflitto e alle recriminazioni, trasformando in vittima proprio il frutto di quell’unione. Spetta dunque alla coppia ritrovare un equilibrio e stabilire se rifondare il patto amoroso oppure distruggerlo del tutto“, spiega Giacomo Bendotti, creatore della serie e autore anche di soggetto e sceneggiatura con Sofia Assirelli.
“La definizione di ‘crime famigliare’ mi piace molto – prosegue Bendotti – perché in effetti si punta a trovare una chiave d’indagine nei sentimenti e nelle relazioni. Una delle ispirazioni della serie è stata Kramer contro Kramer, tant’è che l’inizio ne è quasi un omaggio”.
La serie costruisce con grande cura la complessa parabola di un amore, che va dalla dolcezza di uno sguardo di due giovani ventenni fino a tutte le difficoltà che nascono con l’arrivo dei figli. Analizza, così, con ammirevole lucidità la crisi di una famiglia e il bisogno di una ricomposizione: il risultato è che “i protagonisti di questa vicenda finiamo per essere tutti noi – afferma il regista Gianluca Maria Tavarelli – perché gli errori che compiono Anna ed Enrico sono quelli che tutti noi abbiamo fatto. È quindi facile immedesimarsi in storia così piccola eppure così universale”.
“Quando per la prima volta ho letto il testo di Giacomo Bendotti – prosegue Tavarelli – ho sentito pulsare una grande modernità di racconto, che ho voluto rispettare nella messa in scena, eliminando qualsiasi artificio cinematografico e stando addosso agli attori con la macchina a mano quasi come in un documentario”.
“Era importante restituire credibilità, per questo noi attori abbiamo cercato di essere il più realistici possibili e di avere un rapporto molto intimo con la macchina da presa” racconta la protagonista Greta Scarano. “Questa serie ci ha permesso di interrogare i nostri animi, di riflettere sull’inevitabilità degli errori e sulle moltissime sfumature degli esseri umani” prosegue il protagonista maschile Simone Liberati.
Il risultato è un potente mélo che racconta con linguaggio efficace e contemporaneo la totalità dell’amore, con il suo carico di gioie, dolori, fratture e speranze. Di seguito le nostre video interviste ai protagonisti Greta Scarano e Simone Liberati.
Roberto Puntato