Nel cast Pierfrancesco Favino, Nanni Moretti, Kasia Smutniak, Berenice Bejo, Laura Morante e Massimo Ceccherini. In anteprima alla Festa del Cinema di Roma e in sala dal 14 ottobre
IL COLIBRÌ di Francesca Archibugi, tratto dal bestseller internazionale di Sandro Veronesi, vincitore del Premio Strega 2020, sarà il film d’apertura della diciassettesima edizione della Festa del Cinema di Roma che si svolgerà dal 13 al 23 ottobre 2022 all’Auditorium Parco della Musica.
Il film sarà distribuito in sala dal 14 ottobre da 01 Distribution.
Nel cast del film, a interpretare il protagonista Marco Carrera, il “Colibrì”, c’è Pierfrancesco Favino.
Nanni Moretti vestirà i panni dello psicoanalista Carradori, mentre Kasia Smutniak quelli di Marina Molitor. Nel ruolo di Luisa Lattes, il grande amore di Marco Carrera, Berenice Bejo.
Laura Morante e Sergio Albelli sono i genitori di Marco, nel ruolo della sorella Irene Fotinì Peluso e in quello del fratello Giacomo Alessandro Tedeschi. Benedetta Porcaroli è invece Adele, la figlia di Carrera e a interpretare “l’Innominabile” Duccio, Massimo Ceccherini.
La sceneggiatura del film è firmata da Francesca Archibugi, Laura Paolucci e Francesco Piccolo, la fotografia da Luca Bigazzi, la scenografia è curata da Alessandro Vannucci, i costumi sono di Lina Nerli Taviani e il make up and special effects di Lorenzo Tamburini. A cura di Esmeralda Calabria il montaggio.
“Un libro bellissimo nel quale mi sono identificata come se fosse la mia autobiografia. Attori di bravura commovente. La possibilità di raccontare la vita di un gruppo di uomini e donne in età differenti, e insieme un pezzo di vita del nostro paese. Sono spaventata e felice” dichiara Francesca
La compagine produttiva composta da Fandango con Rai Cinema si arricchisce di una preziosa collaborazione internazionale con la francese Les Films des Tournelles di Anne-Dominique Toussaint che insieme a Fandango aveva già prodotto Respiro di Emanuele Crialese.
Le vendite internazionali sono a cura di Fandango Sales; le riprese si sono svolte a Roma, Parigi, Firenze e al Monte Argentario.
Sui titoli di coda del film, la cui colonna sonora è firmata da Battista Lena, una canzone inedita di Sergio Endrigo dal titolo “CARO AMORE LONTANISSIMO”.
Claudia Endrigo, figlia del grande cantautore, ha voluto affidare il brano unicamente alla voce e all’incredibile sensibilità interpretativa di Marco Mengoni, capace di raccogliere e trasmettere perfettamente le emozioni, la fragilità e la poesia di questa canzone. Marco ne ha riconosciuto da subito l’affinità con la storia de Il Colibrì, in cui il brano è stato inserito risultandone un perfetto tassello narrativo.
SINOSSI de IL COLIBRì
È il racconto della vita di Marco Carrera, “il Colibrì”, una vita di coincidenze fatali, perdite e amori assoluti. La storia procede secondo la forza dei ricordi che permettono di saltare da un periodo a un altro, da un’epoca a un’altra, in un tempo liquido che va dai primi anni ‘70 fino a un futuro prossimo. È al mare che Marco conosce Luisa Lattes, una ragazzina bellissima e inconsueta. Un amore che mai verrà consumato e mai si spegnerà, per tutta la vita. La sua vita coniugale sarà un’altra, a Roma, insieme a Marina e alla figlia Adele. Marco tornerà a Firenze sbalzato via da un destino implacabile, che lo sottopone a prove durissime. A proteggerlo dagli urti più violenti troverà Daniele Carradori, lo psicoanalista di Marina, che insegnerà a Marco come accogliere i cambi di rotta più inaspettati. Il Colibrì è la storia della forza ancestrale della vita, della strenua lotta che facciamo tutti noi per resistere a ciò che talvolta sembra insostenibile. Anche con le potenti armi dell’illusione, della felicità e dell’allegria.