Ecco il resoconto dell’incontro stampa con i registi Don Hall e Carlos López Estrada, la produttrice Osnat Shurer e gli sceneggiatori Adele Lim e Qui Nguyen
Sarà disponibile su Disney+ dal 5 marzo con accesso VIP e al cinema non appena sarà possibile Raya e l’ultimo drago, l’attesissimo film Disney animato durante la pandemia.
Alla conferenza stampa (virtuale) di presentazione erano presenti i registi Don Hall (Premio Oscar per Big hero 6) e Carlos López Estrada (Blindspotting), la produttrice Osnat Shurer e gli sceneggiatori Adele Lim (Crazy Rich Asians) e Qui Nguyen (The Society)
Un film certamente diverso, a cominciare dall’ispirazione al mondo del sudest asiatico, finora inesplorato dalla Disney, e dalla presenza di una principessa guerriera pronta a tutto per il bene del suo regno ma con un pesante trauma alle spalle.
La sua ardua missione è riportare l’armonia nella sua terra, Kumandra, dove 500 anni prima le magiche creatura che la abitavano, i draghi, si erano sacrificati per l’umanità salvandola da un terribile flagello. Ora che quel pericolo si ripresenta, la giovane Raya è decisa a trovare l’ultimo dei draghi rimasti, l’unico in grado di salvare il suo regno.
“E’ un film sul senso di fiducia, che purtroppo la protagonista ha perso a causa di un brutto episodio del suo passato” – racconta Don Hall – “Nel suo viaggio avventuroso, Raya deve imparare a fidarsi di nuovo degli altri. E’ un personaggio che amo molto per la sua complessità, è forte ma anche molto vulnerabile”.
“Siamo stati ispirati da un viaggio fatto nel sudest asiatico, un posto in cui il noi è più importante dell’io” – rivela la produttrice Osnat Shurer – L’intento del film è riflettere sulle divisioni nel mondo e su quanto sia possibile superarle, attraverso il rispetto e la cura degli altri“.
Un mondo separato, popoli che litigano, il bisogno di ricomporre una pace di fronte ad una minaccia più grande: tutto fa pensare a un film scritto durante la pandemia, ma la lavorazione è partita ben cinque anni fa.
“Il film è diventato sempre più attuale man mano che andavamo avanti col progetto – racconta Carlo López Estrada – L’idea di base era partire da un mondo diviso che dovesse ritrovare un collante. Non ci saremmo mai immaginati di vivere tutti così da vicino questa situazione“.
Ma Raya e l’ultimo drago è anche una storia tutta al femminile, in cui si parla di amicizia tradita e di sfiducia nel mondo, e del faticoso percorso per credere di nuovo nel bene. Raya e il suo villain al femminile Namaari “sono in realtà due facce della stessa medaglia, attratte e respinte l’una dall’altra” – racconta Adele Lim, autrice della sceneggiatura. “Namaari, in particolare, è il personaggio del film che più si trasforma – prosegue Lim – La sua amicizia con Raya nasce nell’infanzia; anche lei vuole la sopravvivenza del proprio popolo ma affronta la sfida in maniera molto diversa dalla protagonista”.
Dopo Onward e Soul, il nuovo lungometraggio Disney non deluderà certo le aspettative. Se lo augura soprattutto Carlos Lopez Estrada che afferma: “Quello che so per certo è che c’è una cosa che devo alla Disney, aver dato forma alla mia fantasia e alla mia immaginazione. Spero davvero che Raya faccia questo per le nuove generazioni, ma in fondo anche per le vecchie”.
Alberto Leali