Sei serate in prima visione da giovedì 11 novembre alle 21,25 per la regia di Alessandro D’Alatri. I primi due episodi in anteprima su RaiPlay dal 9 novembre
Possono gli insegnamenti dei grandi filosofi del passato risolvere i problemi di tutti i giorni dei giovani d’oggi? Dante, originale professore di filosofia di un liceo romano, è convinto di sì.
Su Rai1 dall’11 novembre in prima serata arriva la nuova serie televisiva in 6 puntate “Un Professore”, diretta da Alessandro D’Alatri e co-prodotta da Rai Fiction e Banijay Studios Italy.
Nel cast, Alessandro Gassmann, nel ruolo del protagonista, Claudia Pandolfi, Christiane Filangeri, Paolo Conticini, Federica Cifola, Pia Engleberth e Francesca Cavallin. Ma anche un cast d giovani talenti nel ruolo degli studenti del liceo dove insegna il professor Dante.
Un professore: la trama
Il protagonista è Alessandro Gassmann nel ruolo del professor Dante, da poco arrivato al liceo Leonardo da Vinci di Roma. Dante è un insegnante di filosofia anticonformista e carismatico. Avvicina e presenta in modo eccentrico e provocatorio il pensiero dei grandi filosofi, aiutando i suoi allievi a ragionare con la propria testa. Nonostante alcuni colleghi lo trovino irritante, Dante spinge continuamente gli studenti a farsi domande e a non cadere nei luoghi comuni. Grazie a lui, i grandi pensatori non sono polverosi capitoli di manuali di filosofia, ma compagni di viaggio che possono aiutare a risolvere i piccoli e grandi problemi della vita.
Dante piace molto alle donne, ma sarà solo grazie ad Anita (Claudia Pandolfi), madre single del suo alunno ribelle Manuel (Damiano Gavino), che conoscerà il vero amore. Dante è tornato a Roma dopo anni di assenza, per occuparsi di suo figlio Simone (Nicolas Maupas), dopo che la madre si è trasferita all’estero per lavoro. Ma se con i suoi studenti sa dare il meglio, con Simone è un disastro. Tanto Dante è provocatorio e fuori dagli schemi, quanto Simone è l’opposto: sportivo, inquadrato, maturo e non ha mai infranto le regole. Dante non capisce il conformismo del figlio e Simone non sopporta la leggerezza del padre.
Ma Dante nel cuore ha più di un macigno: Mimmo, un ex alunno del liceo dove insegnava, finito in carcere, e Manuel il suo studente più difficile, che ultimamente sta prendendo una brutta china. Dante decide di occuparsi di lui come fosse un figlio, fino ad ospitarlo in casa, cosa che metterà in crisi Simone, il quale ha scoperto di essersi innamorato proprio di Manuel. Ad acuire il conflitto con il figlio c’è dell’altro, un grande mistero che ruota intorno al periodo in cui Simone era molto piccolo, qualcosa che Dante non è mai riuscito a svelare.
La regia, il soggetto e la sceneggiatura
“Tutti noi siamo reduci da un periodo molto pesante a causa della pandemia e la scuola, come lo spettacolo, è certamente tra i settori che hanno pagato il prezzo più alto – afferma il regista Alessandro D’Alatri alla conferenza stampa di presentazione – Per questa serie mi sono ispirato alla scuola che conosco, quella di quando ero ragazzo, ma anche quella delle mie figlie. Non è cambiata molto purtroppo, anzi penso che quell’osmosi, tanto auspicata, tra scuola e società non sia ancora avvenuta del tutto. E ciò perché la scuola non è ancora in grado di stare al passo con la realtà che ci circonda e con i suoi cambiamenti. Il docente della nostra serie aiuta gli studenti a porsi delle domande e a darsi delle risposte, sa come prenderli per mano e aiutarli a crescere. Ecco perché credo che Un professore debba essere visto sia dagli insegnanti che dagli studenti”.
Il soggetto e la sceneggiatura di Un professore sono invece firmati da Sandro Petraglia con Fidel Signorile, Valentina Gaddi e Sebastiano Melloni.
“Abbiamo immaginato un professore-attore che a scuola si sente come su un set cinematografico – racconta Sandro Petraglia – Ironico, appassionante, imprevedibile, Dante mette in gioco se stesso ogni volta, non temendo i suoi studenti come invece accade a molti docenti”.
Il protagonista
Per Alessandro Gassmann quello di Dante “è stato un personaggio molto importante, sia come attore che come padre”.
“Ero un pessimo studente e la scuola mi terrorizzava, specie a causa delle interrogazioni – prosegue l’attore – Rimettermi sui libri di filosofia per interpretare un professore, pertanto, è stata una bella sfida. Mio figlio, invece, ha avuto un’esperienza molto diversa dalla mia: lui era uno studente medio-bravo, che è diventato bravissimo grazie proprio a un professore di filosofia che è diventato per lui un vero e proprio punto di riferimento. E’ una fortuna oggi trovare docenti come Dante, che spingano gli studenti ad appassionarsi e a riflettere sulla vita. La scuola, infatti, crea le basi per la società del futuro e credo che, proprio per questo, le nuove generazioni debbano poter decidere quale vogliano sia il loro futuro, avendo più spazio in ambito scolastico. Sono contento, inoltre, che la serie si avvicini ai toni della commedia, che, se ben realizzata, è il genere che certamente si avvicina di più alla vita. Nella mia carriera ho sempre alternato dramma e commedia, ma in tv è sempre prevalso il primo. In questo caso, invece, definirei Un professore un dramedy che parla di scuola”.
Alberto Leali