La serie targata Publispei offre uno sguardo inedito sull’universo dell’amore e del sesso, visto dalla prospettiva di quattro donne molto diverse tra loro
Dopo ben tre premi vinti (E’ arrivata la Felicità 1, Un Medico in Famiglia 10, Amore pensaci tu), anche quest’anno, Publispei – la casa di produzione guidata da Verdiana Bixio – è candidata nella categoria “Miglior serie Tv Italiana” ai Diversity Media Awards, il prestigioso riconoscimento che premia i contenuti mediali e i personaggi che valorizzano i temi della diversità nell’informazione e nell’intrattenimento.
In questa edizione ad aggiudicarsi la nomination nella categoria “Migliore serie tv italiana” è EXTRAVERGINE, l’originalissima serie comedy in 10 episodi co-prodotta da Fox Networks Group Italy e Publispei di Verdiana Bixio con la regia di Roberta Torre e Lodovica Comello come protagonista. Scritta, prodotta, diretta e interpretata da un team prevalentemente al femminile, Extravergine offre uno sguardo inedito e mai banale sull’universo dell’amore e del sesso, visto dalla prospettiva di quattro donne molto diverse tra loro.
Dafne Amoroso (Lodovica Comello), la protagonista di Extravergine, è una ragazza intelligente e sensibile, una nerd totalmente fuori luogo nel mondo cinico e glamour della redazione online per cui lavora. Ma non è soltanto la passione per i libri, i fumetti e i videogiochi a segnare un divario profondissimo tra Dafne e le sue colleghe, tutte chiaramente più cool di lei. Dafne, alla soglia dei trent’anni, è ancora vergine.
Una condizione che, seppur insolita e condotta all’estremo, esprime una sfaccettatura presente nella vita relazionale di molti millennials: il disinteresse verso i rapporti sessuali occasionali e la ricerca di un’intimità e di una sicurezza affettiva più profonda, che portano a ritardare il raggiungimento di certe “tappe”. Una visione del sesso speculare a quella di Lorenzo (Stefano Rossi Giordani), l’affascinante fotografo di cui Dafne si innamorerà: Lorenzo infatti segue la filosofia “straight edge”, e pratica l’astinenza da droghe, alcol e sesso occasionale.
Dafne, però, come molti suoi coetanei, comincia a sentire la pressione di non aver raggiunto alcun traguardo né a livello professionale, né tantomeno a livello sentimentale. Grazie a uno scambio di identità, però, Dafne ha l’occasione di ribaltare completamente la sua vita. Diventa la sex columnist della redazione, una presunta esperta di sesso che ogni settimana dovrà elargire consigli e riflessioni approfondite su un mondo che, per Dafne, è ancora sconosciuto, bizzarro e un po’ spaventoso.
A fare il tifo per lei e a guidarla ci sono tre ragazze dalle personalità uniche – con tre modi diversi e molto attuali di vivere la propria sessualità. Ginevra (Melissa Anna Bartolini) è la coinquilina di Dafne, ambiziosa e perfettina, che vive nell’ambiente radical chic milanese ed è alla ricerca dell’uomo ideale. Ma lo troverà nella persona più lontana dai suoi calcoli e dalle sue aspettative di partner perfetto. Violante (Stella Pecollo) è una food blogger esuberante, sexy e sicura di sé, perfettamente a suo agio nella sua fisicità abbondante. Il suo personaggio capovolge lo stereotipo di ragazza in sovrappeso, single e insicura, che per conquistare un uomo è spinta a cambiare il proprio aspetto fisico. Al contrario, Violante è fidanzata da anni e vive il suo rapporto con il sesso e con il cibo in maniera spontanea e priva di problemi. Samira (Pilar Fogliati) è invece la fashion influencer di origini mediorientali, sensuale e carismatica, abituata a far cadere ai suoi piedi qualunque uomo o donna desideri. Samira infatti è bisessuale, un orientamento che lei vive apertamente, senza conflitti interiori. Per affermare la propria indipendenza di donna alla ricerca della propria strada, però, Samira dovrà andare contro a un padre che per lei immagina una vita lavorativa e sentimentale ben lontana dai suoi desideri.
A offrire una prospettiva maschile nel coro di voci che consigliano e accompagnano Dafne c’è Andrea (Giulio Corso), il suo migliore amico. Un ragazzo paraplegico che però non è ridotto alla sua condizione di personaggio afflitto da handicap: Andrea è sarcastico, popolare con le ragazze, con una sensibilità matura e una consapevolezza della propria fragilità che lo rendono un uomo forte e affascinante.
Extravergine affronta quindi la diversità a 360°: negli orientamenti sessuali, nei body type, nelle scelte di vita. E anche se lo fa nello stile leggero e sopra le righe della commedia, mantiene sempre il rispetto e l’attenzione ai valori di inclusività, apertura e superamento degli stereotipi che sono tratti distintivi delle produzioni Publispei.