Si apre con il plurinominato documentario nord macedone “Honeyland”
Il “Balkan Film Festival”, che si svolgerà alla Casa del Cinema a Roma tra l’8 e l’11 ottobre, si pone come obiettivo quello di avvicinare il pubblico italiano al sorprendente patrimonio cinematografico balcanico, tra i più vari d’Europa.
Il Festival vuol promuovere altresì l’attiva adesione dei Centri di Cinematografia di Albania, Bulgaria, Croazia, Grecia, Macedonia del Nord, Montenegro, Slovenia, alle proposte di Mibact e Anica, a nuove risorse pubbliche italiane e balcaniche. Un impegno comune e multilaterale che alimenta una prospettiva di più intense collaborazioni e coproduzioni cinematografiche, attraverso vigorosi processi integrativi e qualitativi di respiro europeo.
Le opere cinematografiche inserite nel programma del Balkan Film Festival sono espressione di particolare ricchezza e significato.
Il Festival si apre con il plurinominato documentario nord macedone “Honeyland” di Tamara Kotevska e Ljubomir Stefanov, per continuare con il film greco “Defunct” di Zacharias Mavroeidis, “The Voice” di Ognjen Sviličič (coproduzione Croazia, Macedonia del Nord, Serbia), “The Father” di Kristina Grozeva e Petar Valchanov (Bulgaria, Grecia), “Rounds” di Stephan Komandarev (Bulgaria, Francia, Serbia), “Breasts” di Marija Perović (Montenegro, Croazia, Serbia), “Erased” di Miha Mazzini e Dusan Joksimovic (Slovenia, Croazia, Serbia) e “Ritratto incompiuto di Clara Bellini” di Namik Ajazi, 2019 (Albania, Italia).
Il Festival prevede, inoltre, un Fuori Programma – la proiezione de “Il Generale dell’Armata Morta” di Luciano Tovoli (coproduzione italo-francese del 1984) seguita da un incontro con il regista -, un Evento Speciale in memoria di Gjergj Xhuvani, nel quale verrà presentata la sua opera e proiettato il suo ultimo film, “My Lake” (coproduzione di Albania, Croazia, Kosovo, Macedonia del Nord), ed un Momento di Riflessione sul tema “Cinema e società nei Balcani”.
Il “Balkan Film Festival” è organizzato dall’ Associazione Occhio Blu – Anna Cenerini Bova in collaborazione con MIBACT e ANICA. L’ingresso è libero, sempre nel rispetto delle misure previste a causa dell’emergenza sanitaria e al fine di garantire la tutela e salvaguardia della salute e della sicurezza pubblica.