Disponibile dal 30 ottobre 2020 in oltre 190 paesi nel mondo
Il 30 ottobre arriverà la terza e ultima stagione di Suburra – la serie, il crime thriller italiano originale Netflix che, prodotto da Cattleya – parte di ITV Studios – e Bartlebyfilm, sarà disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.
La profana trinità – Chiesa, Stato, Crimine – torna su Netflix per l’epico atto conclusivo di Suburra – la serie, concepita sin dal principio per raccontare i tre diversi mondi nell’arco di tre stagioni.
Se la prima stagione ruotava attorno al Vaticano e all’acquisizione dei terreni di Ostia per la costruzione di un porto e la seconda stagione era incentrata sulla competizione per il potere politico sulla città con l’elezione di un nuovo sindaco, l’epilogo avrà come unico palcoscenico le strade di Roma, dove prenderanno vita nuove e inaspettate alleanze in una battaglia ricca di colpi di scena per determinare chi alla fine siederà sul trono di Roma.
Tornano i protagonisti delle prime due stagioni: Aureliano (Alessandro Borghi), Spadino (Giacomo Ferrara), Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro), Samurai (Francesco Acquaroli), Manfredi Anacleti (Adamo Dionisi), Sara Monaschi (Claudia Gerini), Adelaide Anacleti (Paola Sotgiu), Angelica (Carlotta Antonelli), Nadia (Federica Sabatini), Alice Cinaglia (Rosa Diletta Rossi), Cardinale Fiorenzo Nascari (Alberto Cracco) e Adriano (Jacopo Venturiero).
La regia di questa terza stagione è di Arnaldo Catinari, lo story editing di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, la sceneggiatura di Ezio Abbate, Fabrizio Bettelli, Andrea Nobile, Camilla Buizza e Marco Sani.
SINOSSI
Dopo il tragico suicidio di Lele, incapace di convivere con il senso di colpa generato dai crimini commessi, e l’inaspettato risveglio dal coma di Manfredi, capo del clan Anacleti, gli equilibri di potere tra tutti i personaggi sono di nuovo messi in discussione. La terza stagione si sposta tra le strade e i vicoli di Roma e provincia per raccontare ancora più da vicino il mondo del Crimine. Chi vincerà la battaglia all’ultimo sangue per ottenere il potere sulla città?
CURIOSITA’ DAL SET
- Le riprese del capitolo finale di Suburra – la serie, sono durate poco meno di 3 mesi, in oltre 60 location, spaziando tra i luoghi iconici di Roma, le periferie e il litorale romano. Tra i luoghi che hanno ospitato il set: Palazzo Patrizi, Piazza del Campidoglio, il Colosseo, Via della Conciliazione, Via Giulia e il Colosseo Quadrato, ma anche Fiumicino, il Porto Turistico di Roma e le spiagge di Ostia e Fregene.
- Le comparse hanno superato le 1800 unità, i veicoli coinvolti sono stati più di 400 e la troupe era in media composta da 120 persone; le presenze degli stunt, compreso il loro coordinatore, sono state oltre 250.
- In questa stagione sono presenti alcune scene che raccontano l’infanzia dei protagonisti: Rocco Angelucci ha interpretato un giovane Samurai, Alessandro Sposi debutta in Suburra nei panni di Amedeo Cinaglia da ragazzo, Nicholas Salvatori è Spadino mentre Antonio Orlando veste i panni di Manfredi avent’anni.
- Nell’episodio 3 Adamo Dionisi canta “La ballata di Manfredi”. Il brano è stato scritto per l’occasione da suo figlio Cristiano Dionisi insieme a Vanessa Cremaschi.
LA COLONNA SONORA
Le musiche della terza stagione portano il nome di Piotta, il cui nuovo album “Suburra – Final Season” uscirà su tutte le piattaforme digitali lo stesso giorno della serie, il 30 ottobre. Dieci nuove tracce inedite, comprensive di due strumentali e un remix, che raccontano con musica e parole le storie dei personaggi e le vicissitudini che attraversano tutta la narrazione. Due anime che convivono in uno stesso disco, due mondi che s’incontrano e danno vita a qualcosa di mai sperimentato prima.
La collaborazione tra il cantautore e Suburra – La serie nasce con la prima stagione, quando nel 2017 Piotta “ha prestato” il suo brano 7 vizi Capitale e prosegue nella seconda, quando alla label di Piotta La Grande Onda è affidata la colonna sonora rap. Ma non era mai accaduto che l’artista scrivesse appositamente i brani originali per tutte le puntate pubblicando un album interamente a tema Suburra: un brano per ogni puntata, ciascuno dedicato a uno dei personaggi, da Aureliano a Spadino, da Cinaglia a Samurai, da Angelica e Nadia a Manfredi. Ballad che celebrano Roma, suite electro che sottolineano la drammaticità delle storie ispirate alla cronaca contemporanea, episodi latin rincorrono un rap che si affaccia su strofe e ritornelli cantati, tappeti di archi e arpeggi di pianoforte e chitarre.
Tra i brani più significativi, Cuore Nero – Samurai, Fiore dell’infame – Angelica & Nadia e La Giostra – Anacleti’s groove.
NOTE DI REGIA
Una bellissima frase di Hemingway potrebbe riassumere in poche parole il senso di questa stagione di Suburra: “La mia vita è una strada oscura che conduce al nulla”. I personaggi di Suburra hanno le capacità, la lungimiranza, il cinismo e la cattiveria proprie di figure forti e senza scrupoli. Nel mondo di Suburra quotidiana è la violenza, quotidiano il sopruso, quotidiano il non avere regole se non quelle di
La realtà in cui sono immersi è assolutamente realis
In questa stagione, che ho sem
Parlando con gli attori ho sempre cercato di trasmettere loro questo senso di irrimediabilità: avrebbero dovuto portare i personaggi fino allo stremo, fino a sentire il debito di ossigeno, fino a quasi non riuscire più a respirare. In questo cercare di arrivare
In questa stagione ho cercato di far venire alla luce quei sentimenti, quelle linee d’ombra, o di luce, che poteva sembrare non appartenessero a nessuno di loro. Ho spi
È la stagione dell’ombra e della solennità: come se ci addentrassimo lentamente all’interno di una cattedrale gotica dove è in corso una litania. I personaggi
È la stagione delle emozioni ma anche dell’amore impossibile, dell’amicizia, del sacrificio. Le dinamiche criminali sono complesse, e lo sono altrettanto quelle della lotta incessante di ogni personaggio con i propri demoni, è un lungo e costante processo di crescita, di allontanamento dai padri o dai mondi conosciuti, ma for
Il tempo è uno dei personaggi chiave della stagione, quel tempo che scorre in avanti inesorabile e non lascia scampo a nessuno dei nostri personaggi. È un tempo compresso, veloce, pieno di eventi che scandiscono il passaggio tra successo e fallimento con la leggera indifferenza di una Lancetta di orologio. Vivere o morire, tutto o niente: è solo un secondo.”