Il 24 giugno un nutrito numero di operatori del mondo dello spettacolo e della cultura hanno acceso i riflettori sui tanti professionisti del settore messi a dura prova già prima dell’emergenza coronavirus e oggi alle prese con ancora più gravi difficoltà economiche
Il 24 giugno, dalle ore 20.30, ha avuto luogo a Roma, presso gli Studios di Via Tiburtina 521, “Grido per un nuovo Rinascimento – Prima Giornata Nazionale dei Lavoratori dello Spettacolo”.
Nell’assoluto rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza e salute, si è alzato il grido degli artisti e degli operatori del mondo dello spettacolo e della cultura, attraverso una complessa e suggestiva messinscena. Un tripudio di luci, corpi, colori e musica. Un grido di dolore che vuole trasformarsi in un inno alla speranza.
La manifestazione (una proposta, non una protesta) nasce su iniziativa di un nutrito numero di operatori del mondo dello spettacolo e della cultura: artisti, tecnici e maestranze tutti uniti per accendere i riflettori sui tanti professionisti del settore messi a dura prova, già prima dell’emergenza coronavirus, e oggi alle prese con ancora più gravi difficoltà economiche.
Claudia Gerini e Ferzan Ozpetek
Obiettivo dell’iniziativa è stato portare, finalmente, alla ribalta il lavoro quotidiano e silenzioso che tali professionisti svolgono, con passione e costanza, e che rappresenta un fondamentale apporto ai prodotti artistici che contribuiscono a realizzare. Si tratta di professioni socialmente indispensabili che, con il loro lavoro, producono una quota assai rilevante del Prodotto Interno Lordo della nostra Italia. Eppure nessuno ne parla. Il mondo artistico e culturale italiano, dal settore audiovisivo a quello degli spettacoli live, dalle grandi accademie alle piccole scuole di danza, passando per i teatri, è alle prese con uno dei momenti più drammatici della sua storia.
“Sarebbe bello poter pensare che nel prossimo futuro, quando l’emergenza sarà finita, la cultura possa essere considerata un bene di prima necessità”, spiega Elena Sofia Ricci, tra le prime convinte sostenitrici dell’evento. E aggiunge: “Sarebbe bello che l’Italia che ha dato i natali a Leonardo, Pirandello, Dante e Verdi… volesse investire nella cultura una quota di PIL pari a quella dei paesi più evoluti d’Europa. Il Covid ha fatto venire tutti i nodi al pettine, alcune categorie sono del tutto prive di ammortizzatori sociali, e molta gente non sa come dare da mangiare ai propri figli, come pagare gli affitti e i mutui. Il dolore che ho sentito ci ha fatto riflettere su quale fosse veramente il problema. Speriamo che questo fiore a cui abbiamo dato vita quest’anno, si trasformi in un albero che fiorisca ogni anno di più. E speriamo che piano piano si capisca che la cultura è il nostro petrolio e che è l’unica possibilità che abbiamo di diventare “liberi pensatori ” come diceva la grande Rita Levi Montalcini”.
Matilde Gioli e Francesco Colella
“Grido per un nuovo Rinascimento” ha ottenuto il patrocinio del Mibact, della Regione Lazio, del Comune di Roma, di Roma Lazio Film Commission e di associazioni dello spettacolo come ANICA, AGIS, ACMF, ASC, 100 Autori, AGICI, U.N.I.T.A, Fondazione Ente dello Spettacolo e molte altre.
Tra gli artisti che hanno partecipato all’iniziativa: Elena Sofia Ricci, Iaia Forte, Ferzan Ozpetek, Stefano Fresi, Massimo Ghini, Claudia Gerini, Francesco Colella, Paola Minaccioni, Tommaso Ragno, Lino Guanciale, Monica Nappo, Maria Pia Calzone, Giorgia Cardaci, Diana Del Bufalo, Camilla Filippi, Anna Foglietta, Ludovico Fremont, Massimiliano Gallo, Paolo Genovese, Fabrizio Gifuni, Vittoria Puccini, Andrea Roncato, Fabrizia Sacchi, Pino Quartullo, Giulia Elettra Gorietti, Irene Ferri, Matilde Gioli, Tosca D’Aquino, Francesca Chillemi, Aldo Signoretti, Roberto Perpignani, Marco Mattolini, Alessandro Molinari, Stefano Caprioli, Riccardo Giagni, Pasquale Catalano, Fabrizio Fornaci, Claudio Messina, Goffredo Gibellini e moltissimi altri.
Ogni singola persona presente, oltre agli artisti anche organizzatori, tecnici, rigger, porteur, fonici, backliner, datori luce, video assistant, si è donata completamente con la sua maestria, per far sì che il sogno del riconoscimento del nostro valore, condiviso da tutti nella grande famiglia dei lavoratori dello spettacolo, diventasse un grido di energia verso un possibile futuro migliore.
Le musiche dell’evento sono state del Maestro Stefano Mainetti, che per l’occasione ha dato vita ad una colonna sonora originale con richiami ai grandi temi musicali del cinema; la danza è stata curata da Elisa Barucchieri e la compagnia ResExtensa in collaborazione con Milena Zullo e Dino Verga, con la partecipazione straordinaria dell’étoile Luciana Savignano. La visual identity è stata realizzata da Mosaico Studio che ha curato anche la produzione dell’evento.