Prodotto da EndemolShine Italy, il film sul nostro Paese nel periodo dell’emergenza Coronavirus
Mercoledì 10 giugno in prima serata su Italia 1 andrà in onda “rEsistiamo – diari dalla quarantena“, il docufilm prodotto da EndemolShine Italy che racconta, attraverso le storie e le emozioni di persone comuni, il momento unico vissuto negli ultimi mesi dal nostro Paese a causa del Coronavirus.
“rEsistiamo” è un racconto corale, intimo, realizzato direttamente dai protagonisti dalle loro case, senza alcuna mediazione, attraverso dei video-diari che aprono una finestra sulla loro quotidianità, stravolta durante la quarantena.
Storie di vite normali, diverse tra loro, che raccontano la storia di tutti noi. Di chi ha vissuto l’#iorestoacasa in famiglia, solo, in coppia o lontano dagli affetti più cari. Di chi si è trovato senza lavoro e di chi ha combattuto il virus in prima linea ogni giorno, vicino ai malati. È il racconto dei sentimenti provati in questi mesi. La paura, la rabbia, i momenti di debolezza, la tristezza per la perdita di una persona cara. Ma anche la felicità per la nascita di una nuova vita, la scoperta di nuovi giochi con i bambini e la creatività che si scatena per andare avanti. È il racconto di quello che è successo nelle case di tutti, dalle difficoltà per fare la spesa, alla passione per la cucina fino alle problematiche con la scuola a distanza. È il racconto di quella che è diventata la “normalità” in un momento che di “normale” aveva ben poco.
“rEsistiamo” nasce da un’idea di Simone Mele, montatore, che insieme a Fabrizio Montagner e Susanna Paratore ne ha curato tutti gli aspetti. È la prima produzione in cui nessuno si è mai incontrato dal vivo, né chi ci ha lavorato – tutti da remoto – né i protagonisti, chiusi ovviamente in casa per il lockdown. Le uniche interazioni avute tra redazione, autori, produzione e protagonisti sono avvenute in via telematica. Nel corso dei due mesi di isolamento, il team composto da autori, produzione e redazione ha raccolto, selezionato e montato il materiale arrivato dai vari protagonisti che è stato caricato, di volta in volta, su un cloud condiviso, in modo che tutti potessero vedere l’avanzamento della lavorazione simultaneamente e lavorarci day by day.
PINO E GIORGIANA – ROMA, 30 E 24 ANNI, FIDANZATI CONVIVENTI
Per una coppia, la scelta di andare a convivere è un passo importante… ma cosa succede se la convivenza inizia a causa di una pandemia?
Pino e Giorgiana sono fidanzati da un paio di mesi quando inizia il lockdown. E, con l’inizio della quarantena, per loro inizia anche una convivenza che nessuno dei due aveva in programma. Ma, chiusi in casa, imparano ogni giorno a conoscersi meglio e a vivere nuove dinamiche. Sembrano quasi i protagonisti di un dating show, alle prese con le sue fasi: l’incontro-la conoscenza-la scelta. La scelta, appunto. Giorgiana vorrebbe che Pino le proponesse ufficialmente di continuare a convivere, anche a quarantena finita. Ma Pino è spaventato. Finora, ha convissuto solo con la mamma. Arriverà la proposta ufficiale?
ELISA E MARGHERITA – ROMA, 37 E 12 ANNI, MAMMA SINGLE E FIGLIA
Non è facile essere una mamma single. Non lo è nella vita normale, ancora meno durante una pandemia…
Elisa è una giovane mamma single che deve reinventare la sua quotidianità insieme a Margherita, la figlia di 12 anni, una ragazzina solare e positiva ma con le problematiche di avere i genitori separati ed essere alle soglie dell’adolescenza. L’inizio della quarantena e il lockdown cambiano all’improvviso la visione del mondo di Elisa. Elisa ha paura del virus, ha paura di morire da sola senza poter salutare la sua Margherita. E quando, durante la pandemia, Margherita si trasferisce dal padre, Elisa deve fare i conti con la solitudine e il distacco.
SARA – MILANO, 34 ANNI, INFERMIERA IN TERAPIA INTENSIVA
Alla maggior parte di noi è stato chiesto di restare a casa… ma c’è anche chi è stato costretto a uscire per andare a salvare vite in terapia intensiva.
Sara è un’infermiera della terapia intensiva del San Raffaele di Milano. Quando tutti guardavano gli aggiornamenti sull’avanzare del virus da casa, lei è uscita ed è scesa in campo in prima linea per combattere contro il virus. Sara racconta lo scontro quotidiano con la malattia, il dolore profondo di quei momenti, la gioia di vedere le persone guarire e il reparto svuotarsi, ma anche la tristezza per la perdita della nonna, portata via proprio dal virus.
FAMIGLIA DE MEDICI – NAPOLI, 45 ANNI -1 ANNO, LA REPUBBLICA DEI BAMBINI
La pandemia, con la conseguente chiusura delle scuole, ha cambiato le abitudini di tutte le famiglie. Non è stato facile per nessuno. Ancor meno per chi ha 6 figli.
Gli appuntamenti della giornata appesi al muro, i compiti di ognuno, un tablet per tutti, esigenze diverse e 8 posti a tavola. Così Carmen (35 anni) e Giuliano (45 anni), hanno organizzato la vita dei loro 6 figli, Giulia (11), Flavia (9), Diana (8), Claudio (6), Daniele (4), Simone (1). Carmen racconta le difficoltà di una mamma che, all’improvviso, si trova senza scuola, senza attività pomeridiane, senza la possibilità di mettere il naso fuori casa. Tutti dentro, giorno e notte.
FEDERICA E LUCA – MILANO, ENTRAMBI 30 ANNI, NEO-GENITORI
Tra ansie e gioie, diventare genitori è un grande cambiamento. Cosa succede, però, quando il tuo primo figlio nasce durante una pandemia?
Luca e Federica sono in attesa della loro prima figlia quando scoppia la pandemia. Il parto è previsto dopo pochi giorni. Federica è spaventata, ma felice che la parola “mamma” torni a riempire la sua casa, visto che lei la mamma l’ha persa da diversi anni. Nasce Elena. Finalmente sono tutti e tre a casa, ma arrivano anche i primi problemi burocratici. Nonostante tutto, il sorriso non manca mai. La loro gioia più grande, Elena, è ormai con loro.
IVAN E SHIR – LEGNANO-MILANO, 27 E 25 ANNI, FIDANZATI A DISTANZA
L’amore ai tempi del Covid-19. Cosa succede quando all’improvviso, nonostante ti separino solo pochi km, ti ritrovi a condividere coccole, abitudini e incontri solo via videochiamata?
Ivan e Shir sono due fidanzati divisi dalla quarantena. Lui è rimasto bloccato casa del cugino, a Legnano. Lei è a Milano. Sono distanti pochi km ma hanno dovuto “reinventare” i loro appuntamenti, a cominciare dalla colazione, da fare comunque insieme, in videochiamata. Entrambi aspettano con trepidazione la conferenza del Presidente del Consiglio del 26 aprile per capire se potranno rivedersi. E tanta è la rabbia quando si rendono conto che il termine “congiunti” per loro non vale.
FAMIGLIA PACIOSELLI – PERUGIA, 60-17 ANNI, SETTE SOTTO UN TETTO
Una famiglia numerosa che, a causa della pandemia, si trova a condividere tutto, tutti i giorni. E a dover andare avanti con un solo stipendio.
Vitaliano (60 anni) e Francesca (49 anni) hanno 5 figli – Sara (25), Andrea (23), Lucia (21), Matteo (19) e Giovanni (17) – che vivono con loro. Sono una famiglia allegra, ma la convivenza forzata di sette mondi diversi, 24/24h, ha creato qualche momento di tensione. Con Vitaliano in cassa integrazione, sono stati alle prese con la richiesta del bonus di 600 euro e hanno avuto solo lo stipendio di Francesca per andare avanti. Ma la fede, visto che sono tutti molto credenti, li ha aiutati a non scoraggiarsi. Sara, la più grande dei figli, ha sofferto molto la mancanza del suo fidanzato Alessio, che, durante la quarantena, ha preso però una decisione importante.
RICCARDO ED EMANUELA – SIENA, ENTRAMBI 21 ANNI, FUORISEDE
Cosa succede quando sei un fuorisede e all’improvviso il mondo si interrompe?
Riccardo ed Emanuela sono due studenti fuorisede. Entrambi siciliani, amici dalle elementari, vivono e studiano a Siena, e qui hanno deciso di condividere il lockdown, senza tornare a casa. Per Pasqua, ricevono i pacchi dalle famiglie, con cui possono sentirsi solo telefonicamente. Momenti di debolezza e nervosismo non mancano. E di tristezza, per Emanuela, quando riceve la notizia della scomparsa della nonna.
ILARIA E PAOLO – FIRENZE, 40 E 38 ANNI, NEO-GENITORI
La gravidanza ai tempi del Covid-19, con le famiglie di origine lontane e le visite in ospedale da sola per la futura mamma.
Paolo e Ilaria sono una coppia che vive a Firenze, in attesa della loro prima bambina, tanto cercata. Sono alle prese con i preparativi prima della nascita: dall’apertura dei pacchi con i vestitini all’allestimento della stanza. Ilaria sente la mancanza della madre, che è in Sardegna, e non può raggiungerla. Anche in ospedale, per alcuni controlli prima e per il parto poi, Ilaria è sola. Paolo non può entrare e deve limitarsi a aspettare con gli altri padri fuori, tutti distanziati. Ma Paolo trova comunque il modo per esserle “vicino”. E ora possono essere felici in tre.