Un’iniziativa ai tempi del contagio con al centro il meglio della tradizione veneziana
Ogni notte, allo scoccare della mezzanotte, c’è una comunità che si incontra ai tempi del contagio, per ascoltare storie così come fecero i dieci giovani fiorentini narrati da Giovanni Boccaccio nel suo Decamerone, che resistettero all’assedio della peste raccontandosi le novelle del loro tempo.
È il “Decamerone Veneziano”, col quale lo scrittore Alberto Toso Fei dall’8 marzo scorso, all’inizio del periodo di isolamento, ogni notte a mezzanotte – in diretta Facebook dalla pagina “Venezia in 1 Minuto” – ha deciso di aderire all’#iorestoacasa raccontando una leggenda lagunare, una storia di fantasmi, un aneddoto storico legato a Venezia.
Ed ecco che intorno a un ideale “focolare” del web, con una platea in continua crescita notte dopo notte, prendono vita la storia della “ragazza che non venne mai sepolta” che – scomparsa in laguna – ancora oggi si mostra ai naviganti, o la vicenda dello “scheletro del campanaro” che caracollando percorre ancora nottetempo le calli veneziane, l’intramontabile leggenda d’amore tra il paladino Tancredi e la nobile Vulcana legata al “Bocolo” ovvero il bocciolo di rosa che ogni veneziano regala all’amata il 25 aprile giorno di San Marco, o quella agrodolce della “peste dei bambini” che nel ‘500 falcidiò gli abitanti del Ghetto finché un rabbino coraggioso non trovò una soluzione, aiutato dal profeta Elia.
È il meglio della tradizione veneziana: quella narrazione al centro del lavoro dello scrittore Alberto Toso Fei, che ha fatto del recupero della tradizione orale e delle storie veneziane “perdute” una vera missione, divenendo un cacciatore di storie che hanno ispirato i suoi numerosi libri pubblicati in diverse lingue (in Italia con Marsilio, Newton Compton, Studio LT2…) oltre ad animare le sue performance e i recital veneziani focalizzati sullo storytelling.
Un lavoro cominciato quando il giovane Toso Fei, veneziano dal 1351 e discendente da una antica famiglia di vetrai di Murano, iniziò a trascrivere le tante storie raccolte dagli anziani, ricostruendo, tra leggenda, mito e Storia, una narrazione che oggi gli viene riconosciuta a livello internazionale. Uno dei suoi ultimi libri – la graphic novel «ORIENTALIA, mille e una notte a Venezia», illustrata da Marco Tagliapietra – si ispirava a un altro grande classico della narrazione orale di novelle condivise nella lettura collettiva, ed è stata candidata al Premio Strega nel 2017.
Ed oggi, questa volta grazie alle nuove opportunità offerte dal web, un foltissimo numero di spettatori si connette a Mezzanotte alla pagina Facebook “Venezia in 1 Minuto”, per ascoltare una storia nel cuore della notte, in quel tempo di mezzo che si trasforma in sospensione di ogni cosa; in cui le preoccupazioni, i pensieri, le cronache del giorno vengono soppiantati dalla parola e dal racconto.
Quindici minuti di narrazione pura, senza musiche o altri effetti, attorno a un pubblico virtuale fatto però di persone vere, che da ogni luogo d’Italia e del mondo (Brasile, Costa Rica, Norvegia, Stati Uniti, Siberia…), ogni giorno, alla stessa ora, si sintonizzano per riunirsi attorno alla parola, al racconto e a Venezia, e che hanno chiesto a gran voce che l’esperienza continuasse.
L’iniziativa del “Decamerone Veneziano”, che doveva terminare infatti col decimo giorno di narrazione, continuerà senza una scadenza precisa nei prossimi giorni e settimane perché – come ha scritto qualcuno degli invisibili e attenti ascoltatori notturni in uno delle centinaia di messaggi pubblicati – “Il racconto della notte, di questi tempi, mi riconcilia con la vita”. “Non è facile in un momento così complicato – scrive un’altra persona –; si affollano domande e paure nella mia testa. Poi ascolto la tua diretta e, oltre la storia che è sempre super coinvolgente, le tue parole e la tua dolcezza mi rincuorano”.
“Per me questa esperienza di narrazione in diretta sul web si sta rivelando una vera scoperta. In questo momento, in cui siamo confinati tra le mura domestiche, abbiamo questa finestra virtuale straordinaria che ci mette incredibilmente in contatto e ci fa sentire vicini attraverso le storie e la loro narrazione – dichiara Alberto Toso Fei – È il ritorno alla parola, lo strumento di comunicazione più antico che esista, che amplificato dalla tecnologia, riprende prepotentemente possesso del suo ruolo centrale”.
Isolati ma non soli, insomma. Anzi. Iniziato un po’ in sordina con un semplice annuncio dalla pagina Facebook “Venezia in 1 Minuto”, il “Decamerone Veneziano” – che ha una media di 24/25mila visualizzazioni, con punte di quasi trentamila e in costante crescita – prosegue dunque ogni notte, a mezzanotte. Per connettersi occorre connettersi al canale Facebook: https://www.facebook.com/Veneziain1minuto/