Appuntamento venerdì 27 novembre in occasione della Notte dei ricercatori e delle ricercatrici
In occasione della Notte dei ricercatori e delle ricercatrici, venerdì 27 novembre alle 20.30, nelle sale aderenti al circuito #iorestoinSALA arriva
La proiezione sarà preceduta da un’introduzione di illustri donne che, come Marie Curie, hanno dedicato la loro vita alla scienza: Maria Rita Gismondo, direttrice Microbiologia Clinica, Virologia e Bioemergenze, Polo Univ Sacco – Milano; Gabriella Greison, scrittrice, fisica e performer teatrale; e con un intervento di Ilaria Capua, direttrice del One Health Center of Excellence dell’Università della Florida.
Le introduzioni in streaming potranno essere seguite in diretta sulle pagine Facebook di tutte le sale aderenti. Presenta l’incontro Michele Crocchiola della Fondazione Niels Stensen di Firenze, in rappresentanza di #iorestoinSALA. Biglietti disponibili presso le biglietterie dei cinema: https://www.iorestoins
Di Marie Curie sappiamo che, grazie una fulgida intelligenza e un grande talento, riuscì a farsi strada ed ebbe successo in un ambiente scientifico dominato dagli uomini. Ma era anche una donna forte, passionale e moderna. Questo film, racconta la sua storia.
Il film racconta gli anni più turbolenti della vita di Marie Curie, quelli compresi tra il 1903, anno in cui Marie e Pierre Curie si recano a Stoccolma per ricevere il Premio Nobel per la scoperta della radioattività, e il 1911, quando le venne assegnato il suo secondo Nobel. Nel mezzo, la morte di Pierre, il nuovo amore con il matematico Paul Langevin, lo scandalo.
Scrive la regista: «Chi era Marie Curie? Una brillante scienziata, come tutti sanno. La sua biografia è qualcosa di leggendario. Scoprendo il radio, questa donna eccezionale ha dato un considerevole contributo alla battaglia dell’umanità contro il cancro. Ma chi era la donna dietro la mitica icona della scienza che nel corso del tempo è diventata? La vita la mise di fronte a molte sfide che dovette affrontare con coraggio e perseveranza. È stata la prima docente donna alla Sorbona, la prima donna a vincere il Premio Nobel per la Fisica e – a tutt’oggi – la sola donna ad aver vinto due Nobel in due categorie diverse. Tuttavia non le fu permesso di manifestare i propri sentimenti».