In scena dal 19 al 31 dicembre una produzione Attori & Tecnici con l’adattamento e regia di Stefano Messina
L’impresario delle Smirne vuole essere un omaggio allo scalcinato mondo dell’avanspettacolo o meglio più in generale al mondo del teatro, con le sue luci e le sue ombre. Saltimbanchi che “tentano la vita, che inventano il teatro” come ci raccontano le belle parole di Enzo Jannacci, in uno dei pezzi musicali cantati dal vivo dello spettacolo.
Soubrette e attori disperati e affamati, in cerca di una scrittura per sbarcare il lunario, impresari che esercitano il loro potere in cambio di favori sessuali, e la speranza, con l’arrivo di un ricco mercante turco, che vuole fare una compagnia per Le Smirne, di ricchezza e successo.
Le cose andranno diversamente ma l’illusione sarà ricompensata dalla consapevolezza che solo il teatro e il mestiere dell’attore possono dare quei brividi e l’emozione che assomigliano tanto alla felicità.
L’impresario delle Smirne è un testo classico, un impianto perfetto: Goldoni ci regala divertimento allo stato puro, insieme ad una vena poetica e amara.
Le canzoni dello spettacolo sono cantate dal vivo per una produzione Attori & Tecnici che vede in scena una compagnia di otto giovani attori: Nicolas Zappa, Carlo Lizzani, Stefano Dilauro, Chiara David, Andrea Carpiceci , Chiara Bonome, Mattia Marcucci e Virginia Bonacini.
Adattamento e regia di Stefano Messina, musiche di Pino Cangialosi, aiuto regia Chiara Bonome, luci di Valerio Camelin e costumi di Ludovica Rosenfeld.