Dal 12 dicembre al cinema distribuito da Medusa
Al loro primo film di Natale, Ficarra e Picone fanno di nuovo centro con un’opera di grande ricchezza ed acume. Il primo Natale segue infatti le orme dei precedenti lavori del duo, quelle di un cinema che non si limita a far ridere, ma si spinge coraggiosamente oltre.
Stavolta, però, i temi trattati sono tantissimi (religione, fede, tradizione, immigrazione) e vanno a comporre l’opera certamente più complessa ed ambiziosa della coppia.
Un film sia laico che cristiano, che parla di fede ma che è convinto che i miracoli possano farli anche gli uomini. Uomini che hanno la capacità, sempre più rara, di mettere da parte se stessi per il bene degli altri.
Il primo Natale è l’incontro/scontro tra due mondi lontani, quello di un ladro d’arte sacra ed ateo impenitente (Salvo Ficarra) e quello di un parroco devotissimo e ossessionato dai presepi (Valentino Picone).
Proprio alla vigilia delle festività natalizie, i due si troveranno, per chissà quale misteriosa ragione, nella Palestina dell’anno zero pochi giorni prima della nascita di Gesù.
Questo viaggio fantastico e avventuroso coinciderà con un profondo percorso di maturazione, che permetterà ad entrambi di conoscere finalmente sé stessi, i loro limiti e le loro possibilità.
Oltre ad essere il lavoro narrativamente più articolato del duo comico, Il primo Natale è anche il loro film più costoso, avendo richiesto un imponente sforzo produttivo (Attilio De Razza con Medusa) e il coinvolgimento dei migliori professionisti tecnici del nostro cinema (Daniele Ciprì alla fotografia, Cristina Francioni ai costumi, gli Stargate Studios agli effetti speciali, Nicola Guaglianone e Fabrizio Testini come co-sceneggiatori).
Scelto con cura anche il cast, che vede Massimo Popolizio, che regala l’ennesima superba interpretazione, nel ruolo di un cattivissimo Erode, e Roberta Mattei e Giacomo Mattia nei panni dei combattivi fratelli Rebecca ed Isacco.
Un film di Natale gustosamente atipico, che conferma il talento di un duo dalla comicità intelligente e mai sguaiata, sempre attento a raccontare le piccole e grandi contraddizioni del nostro oggi.
Roberto Puntato