Il film di Elisa Mishto con Natalia Beltiski, Luisa Céline Gaffron e Giuseppe Battiston in esclusiva su Miocinema dal 2 all’8 luglio e poi in sala e nelle arene distribuito da Istituto Luce-Cinecittà
E’ una sorprendente storia di amicizia, resistenza e ribellione Stay Still, il primo film di finzione della documentarista Elisa Mishto, presentato in anteprima in Panorama Italia ad Alice nella città.
Julie è una giovane ereditiera testarda e ribelle, che di tanto in tanto si reca in una clinica psichiatrica per sfuggire al lavoro e alle responsabilità. Qui incontra l’operosa Agnes, una giovane infermiera madre di una bambina di tre anni, che non ha ancora capito cosa significhi essere genitore. Nonostante le palesi differenze, tra le due nasce una profonda amicizia che le porterà a scontrarsi col contesto che le circonda.
“Girando uno dei miei documentari, States of Mind, ho vissuto per un anno all’interno di cliniche psichiatriche – racconta Elisa Mishto – Quello che più mi ha colpito è che da una parte le gravi malattie mentali provocano dolore, dall’altra inducono a un esercizio di fantasia finalizzato a sfuggire a questo dolore. I pazienti diventano, così, quasi delle figure felliniane che modificano la realtà a seconda delle loro esigenze”.
Stay Still, che arriverà nelle sale a inizio 2020, analizza l’inedito rapporto tra due donne a loro modo anarchiche che sono una l’alter ego dell’altra. In modi diversi, infatti, si ribellano alle rigide e opprimenti convenzioni imposte dalla società in cui vivono, scoprendo finalmente se stesse.
Julie, in particolare, rigetta fermamente le più comuni aspettative sociali: non lavora, ozia tutto il giorno, non vuole legami sentimentali stabili.
Agnes, invece, una famiglia ce l’ha, ma la rifugge e rifiuta. Al contrario di Julie, è ossessionata dal lavoro e dal dover assecondare le più comuni aspettative sociali, che l’hanno persino portata a diventare madre senza realmente volerlo.
“Sono tanti i temi su cui ho voluto puntare – dice la Mishto – in particolare l’immobilita della vita, la solidarietà femminile, il privilegio, la volontà di scardinare ruoli e regole precostituite. Ho scelto così due personaggi disfunzionali, inizialmente incapaci di una rivoluzione attiva, a cui però approderanno solo attraverso il cambiamento, la consapevolezza e la riscoperta di certi valori. È questo l’aspetto più politico del film”.
A dare voce agli animi in subbuglio delle due protagoniste ci sono due attrici eccellenti, Natalia Beltiski, scelta per la sua “algida e statuaria bellezza”, e l’intensa Luisa Céline Gaffron. È grazie alle loro performance, oltre che all’abile scrittura della Mishto, se finiamo per empatizzare con due personaggi apparentemente inaccessibili.
Accanto a loro, un al solito bravissimo Giuseppe Battiston, tra i pochi attori italiani ad essere a suo agio in tutti i ruoli che interpreta.
Le bellissime musiche di Apparat, che uniscono pop ed elettronica, accompagnano efficacemente questo ritratto indomito e poetico di una generazione che non ha nulla da perdere né da guadagnare.
Prima dell’uscita in sala, appuntamento giovedì 2 luglio, alle 20.30, su Miocinema.it: il film sarà presentato dalla regista Elisa Mishto, con le interpreti Natalia Belitski e Luisa-Celine Gaffron e il musicista Sascha Ring (Apparat). A moderare l’incontro sarà la giornalista Ilaria Ravarino. La presentazione potrà essere seguita sul sito e sulla pagina Facebook di Miocinema, senza bisogno di registrazione. A seguire, il film sarà disponibile sulla piattaforma a pagamento.
Roberto Puntato