Il secondo lavoro da regista di Edward Norton, film di apertura della 14ma Festa del Cinema di Roma, arriva a quasi vent’anni di distanza dal primo e approda al cinema il 7 novembre
New York, anni ’50, Lionel Essrog (Edward Norton) è un investigatore affetto dalla sindrome di Tourette che indaga sull’omicidio del suo amico e mentore Frank Mirra (Bruce Willis). Grazie alla sua maniacale tendenza a collegare eventi ed indizi, Lionel si troverà a scoprire il legame tra Laura (Gugu Mbatha-Raw), una bella attivista per i diritti della comunità afroamericana, e lo squalo dell’urbanistica Mo Randolph (Alec Baldwin).
Basato sull’omonimo romanzo di Jonathan Lethem, il film di Norton cambia epoca e ambientazione, modifica lo sviluppo narrativo e inventa nuovi personaggi, ma resta fedele all’atmosfera nostalgica e disincantata di una New York tutta jazz e corruzione.
“Da un certo punto in poi lo svolgimento del film è molto diverso da quello del romanzo – racconta a Roma Edward Norton, regista, interprete e sceneggiatore – infatti aggiungo personaggi del tutto assenti, ma che divengono fondamentali, come quello di Laura. Con Lethem abbiamo avuto un intenso scambio di idee. Non è solo uno scrittore straordinario, ma anche una grande conoscitore di cinema. Il suo romanzo è bellissimo, ma si concentra sul personaggio di Lionel più che sulla trama. Io ho mantenuto il nucleo emotivo del protagonista, ma ho ampliato la dimensione politica del racconto. A Jonathan questa idea è piaciuta molto“.
Motherless Brooklyn è un noir urbano solido, contorto e ricco di intrighi, che ha il merito di sovvertire alcuni cliché del genere, a cominciare dal ruolo dell’investigatore interpretato da Edward Norton e dell’anti femme fatale di Gugu Mbatha-Raw.
“Spesso nel noir le donne sono parte della corruzione e conducono il protagonista verso la perdizione – prosegue Norton – Nel mio film invece succede il contrario: Laura trasforma in positivo Lionel, che non è affatto il classico duro da noir, ma un uomo segnato dalla malattia, emarginato dalla società e chiuso in una sorta di passività. Laura lo aiuterà a lottare, a credere in se stesso e ad affrontare i problemi di petto: ho voluto così smorzare il cinismo insito nel genere, perché credo che nell’epoca in cui viviamo non possiamo proprio permettercelo“.
La complessità della trama di Motherless Brooklyn è speculare ai meccanismi che muovono la mente di Lionel e al contempo scandisce le tappe della storia sociale di una New York che cambia pelle a colpi di speculazioni edilizie.
Elegante nella messa in scena, ambizioso negli intenti e alimentato dalla prova attoriale di un Norton mattatore, Motherless Brooklyn è un imponente omaggio al genere noir e ad una città, New York, indomita, complessa e multiforme.
L’instancabile colonna sonora, che contiene un bellissimo brano inedito di Thom Yorke, è composta da Daniel Pemberton, con la partecipazione del musicista jazz Wynton Marsalis. Al cinema dal 7 novembre distribuito da Warner Bros.
Alberto Leali