Tra le pre-aperture della Festa del Cinema di Roma e nelle sale italiane dal 17 ottobre distribuito da Europictures
Pare davvero essersi divertito un mondo John Turturro a riproporre sul grande schermo uno dei suoi personaggi più iconici, il Jesus Quintana apparso nel 1998 nel celeberrimo Il Grande Lebowski dei Fratelli Coen.
In realtà è proprio a Turturro che si deve la creazione del personaggio, protagonista di una commedia portata in scena nel 1988 al Public Theatre di New York: Jesus conquistò subito i Coen, che decisero così di inserirlo nel loro film.
Turturro, nelle vesti di regista, sceneggiatore e interprete, si pone come fine una nuova esplorazione del personaggio, che diventa molto di più del bizzarro latinoamericano in tuta viola che lecca la palla da bowling prima del lancio e balla sulle note dei Gipsy King.
Il protagonista di Jesus Rolls – Quintana è tornato, tra le pre-aperture in anteprima mondiale della 14ma Festa del Cinema di Roma, è un uomo vitale, avverso ad ogni regola e alla ricerca costante della libertà. Appena uscito di prigione, trova ad attenderlo il suo fedele amico Petey (Bobby Cannavale), per il quale è un vero e proprio mentore, e incontra la dolce Marie (Audrey Tatou), ingenua, sessualmente disinibita e finita sempre nelle mani degli uomini sbagliati.
Il film è in realtà il curioso remake di un classico di Bertrand Blier del 1974, Les Valsesuses, che ha precorso i tempi per il suo tono libero, il linguaggio audace e lo scardinamento dei tabù sulla sessualità.
“Sono un matto, lo ammetto, perché ho deciso di connettere Les Valseuses a un personaggio come Jesus – dice ironicamente John Turturro alla presentazione romana del film – Amo Blier e il suo modo così libero di fare commedia. Nel mio film ho cercato di raccontare le connessioni fra il mondo maschile e quello femminile, in un gioco delle parti che celebra l’amore, il sesso e soprattutto la libertà. Mostro, così, come le donne siano esseri umani più profondi, ma anche come gli uomini, che cadono ma hanno sempre la forza di rialzarsi, possano comprenderle e amarle“.
Con lo sguardo pieno d’amore verso i powerless e i losers, Turturro mette in scena un divertentissimo road movie fatto di incontri fuggevoli, ma anche teneri, dolorosi e profondi e sceglie come “eroi” due moderni Don Chisciotte e Sancio Panza e una francesina che non ha mai provato l’orgasmo.
I tre condividono tutto, dal sesso, al cibo, ai soldi, ai crimini, finendo per costruire una piccola inseparabile famiglia, in cui ogni membro dipende ed apprende dall’altro. Questa unione permetterà ad ognuno di loro di conoscere più a fondo se stesso, imparando ad apprezzare il valore e il potere degli affetti.
“Amo la generosità del film e dei suoi personaggi – rivela Bobby Cannavale a Roma – E’ un inno alla forza dei marginali, a coloro che sono liberi di prendere delle decisioni senza regole o costrizioni. Nessun personaggio del film può fare a meno dell’altro, tra di loro c’è uno scambio continuo ed ogni esperienza vissuta insieme serve a migliorarli e a farli crescere“.
Jesus Rolls è un’opera ottimista e intrisa d’amore, scapigliata e sensuale, leggera ma non priva di momenti di malinconica poesia. Un consiglio? Correte al cinema a vederlo!
Alberto Leali