Trasposizione cinematografica dell’opera teatrale di successo Thanks for vaselina, il film di Gabriele Di Luca è una boccata d’aria fresca per un cinema italiano sempre più pavido e stantio
Si sa, trasformare uno spettacolo teatrale di successo in un film per il cinema è sempre una gran bella scommessa. Thanks!, in più, è una commedia affatto consueta per il nostro cinema, grazie all’ironia al veleno, al linguaggio acre e alla trama politically incorrect.
Alla regia c’è Gabriele Di Luca, che ha firmato anche quella della pièce originale, e nel cast quasi tutti gli attori che ne hanno preso parte e che tornano a raccontare, stavolta sullo schermo, quel mondo marginale e sconfitto che ha fatto breccia nel cuore del pubblico.
Thanks! segue le vicende di una famiglia bizzarra e disfunzionale che vive nella periferia degradata di una città del Nord Italia e che cerca di dare una svolta a una vita segnata dal dolore e dalla solitudine.
Fil e Charlie (Antonio Folletto e Massimiliano Setti) coltivano marijuana in un appartamento fatiscente, ma sognano di aprire un coffee shop in Costa Rica. Per farlo, però, devono esportare i semi rari ottenuti dall’incrocio delle piante migliori tramite un “contenitore di ovuli”, eludendo i controlli aeroportuali. L’occasione si presenta per caso, con l’arrivo della “cicciona” Wanda (Francesca Turrini), cacciata di casa dal padre. Ad aiutare la banda, c’è anche la madre di Fil, Lucia (Beatrice Schiros), una ludopatica sempre in cerca di soldi. La situazione si complica, però, quando dopo 15 anni di assenza, torna a casa Annalisa (Luca Zingaretti), padre di Fil ed ex marito di Lucia, diventata nel frattempo una transessuale.
I personaggi di Thanks!, a cui è stato tolto (scioccamente) il “for Vaselina” del titolo originale, sono dei vinti traditi dall’amore, che si picchiano e urlano contro, ma che in fondo rimangono aggrappati l’uno all’altro, nella speranza di un riscatto e un futuro migliore.
Il racconto è feroce, maleducato, eccessivo, ma anche pieno di sincerità e umanità, e coglie un presente instabile e indifferente, in cui si ride per non piangere.
Thanks! gioca, infatti, sul filo sottile che lega comicità e tragedia, volgarità e poesia, realtà e assurdo: il risultato è una favola metropolitana sferzante e spregiudicata che avrebbe meritato ben più delle 10 sale in cui sarà proiettata.
Dal 4 ottobre in sala per Eliseo Cinema, prodotta dalla preziosa Casanova Multimedia di Luca Barbareschi.
Roberto Puntato