Un’intervista frizzante tra vita privata e palcoscenico nel nuovo polo multidisciplinare della Regione Lazio
Uno o centomila? L’uomo dai mille volti, che in un battito di ciglia (o forse due) è capace di trasformarsi in mille personaggi. Arturo Brachetti si racconta in una serata speciale fatta di confidenze, ricordi e viaggi fantastici.
Fregoli, Parigi e le luci della Tour Eiffel, Ugo Tognazzi, le ombre cinesi, la macchina da cucire della mamma, il Paradis Latin, e le mille fantasie di un ragazzo che voleva diventare regista o papa, prendono vita in un’intervista frizzante – al confine tra vita privata e palcoscenico – condotta dal vice direttore di RAI 3, il giornalista e conduttore televisivo Giovanni Anversa.
Sarà come entrare nel dietro le quinte della vita del grande Maestro del trasformismo, parlando dei suoi debutti, dei viaggi intorno al mondo, della vita quotidiana, delle “mille arti” in cui eccelle e altro ancora.
Partendo dal racconto della sua storia e dal solaio in cui tutto è iniziato, l’artista italiano, senza maschere e senza trasformismi, ci farà scoprire perché è la realtà immaginata quella che ci rende più felici…
L’appuntamento è mercoledì 8 ottobre alle ore 21,15, il costo del biglietto è di 15 euro.
Arturo Brachetti è un artista italiano, famoso e acclamato in tutto il mondo, considerato univocamente il world Master of quick change, il grande Maestro del trasformismo internazionale.
Il Guinness Book of Records lo annovera come il più veloce trasformista del mondo. Inoltre è un regista e direttore artistico attento e appassionato, capace di spaziare dal teatro comico al musical, dalla magia al varietà.
Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti nella sua carriera figurano il premio Molière (FR) e il Laurence Olivier Award (UK). Nel 2014 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo nomina Commendatore con un decreto motu proprio.
Tra i suoi libri: Le ombre cinesi (Priuli&Verlucca 2005); Uno, Arturo, centomila. Vita, magie e salti mortali dell’uomo dai mille volti (Rizzoli, 2007); Tanto per cambiare (Baldini&Castoldi 2015).