Consegnati a La Maddalena i premi dei tre concorsi: Premio Franco Solinas, Premio Solinas Experimenta Serie e Premio Solinas Documentario
Il concerto di “Musica Nuda” di Petra Magoni (voce) e Ferruccio Spinetti (contrabbasso) ha aperto la manifestazione di premiazione del Premio Solinas 2019 che si è tenuta a La Maddalena.
A consegnare i premi dei tre concorsi: Premio Franco Solinas, Premio Solinas Experimenta Serie e Premio Solinas Documentario per il cinema in collaborazione con Apollo 11, sono stati Francesco Solinas, Presidente Onorario del Premio Solinas, il regista Michael Hoffmann, Annamaria Granatello, Direttore Artistico del Premio, il Vice Sindaco di La Maddalena Massimiliano Guccini insieme ai giurati dei tre concorsi.
La giuria del Premio Franco Solinas al Miglior Soggetto composta da Enrico Audenino, Mariangela Barbanente, Giulia Calenda, Teresa Cavina, Salvatore De Mola, Graziano Diana, Silvia Ebreul, Alessandro Fabbri, Valentina Gaddi, Filippo Gravino, Guido Iuculano, Marcello Izzo, Laura Luchetti, Ilaria Macchia, Michele Pellegrini, Barbara Petronio, Laura Pugno, Domenico Rafele, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo, Roberto Scarpetti, Lisa Sultan, Massimo Torre, Lorenzo Vignolo, Stefano Voltaggio ha decretato il progetto vincitore che si aggiudica il Premio Franco Solinas Miglior Soggetto 1.000 euro e le Borse di sviluppo per un ammontare complessivo di 4.000 euro da suddividere tra gli stessi finalisti.
Vince L’angelo Infelice (titolo originale La Valle dei Sorrisi) di Paolo Strippoli Jacopo Del Giudice e Milo Tissone “perché attraverso una narrazione di genere sospesa e carica di mistero gli autori tratteggiano la figura perturbante di un angelo innocente e mostruoso difficile da dimenticare. E affrontano così il tema del dolore, come pena ma anche come tappa ineludibile della vita di ognuno di noi”.
La giuria ha assegnato una menzione speciale ad Alice (titolo originale La Bambina Immaginaria) di Elenora Bordi e Giulia Camilla Pace “perchè è una storia che dà vita a due personaggi femminili non convenzionali, non rassicuranti, non conciliatori. Uno sguardo irriverente sulle relazioni familiari. Con l’auspicio che le autrici sappiano conservare in un successivo sviluppo la freschezza e il brio del soggetto”.
Annamaria Granatello e la Giuria del Premio Franco Solinas, hanno deciso all’unanimità di arricchire il concorso con una Menzione Speciale al Miglior Progetto in Fase di Sviluppo che è stato assegnato a Elastici (titolo originale La Cura) di Luca Giordano “Per la capacità di raccontare con un linguaggio essenziale ma fortemente evocativo come un gesto d’amore possa diventare violenza quando si trasforma in ossessione. Uno sguardo scomodo su un rapporto madre-figlio così profondo e distruttivo che ha rari precedenti nel nostro cinema”.
La giuria del Premio Solinas Experimenta Serie in collaborazione con Rai Fictioncomposta da Isabella Aguilar, Emanuele Cotumaccio, Salvatore De Mola, Leonardo Ferrara, Monica Rametta, Monica Ricci, Valerio Vestoso, Monica Zapelli ha annunciato il Progetto Vincitore che verrà opzionato dal Premio Solinas per poter realizzare un pilota di serie da 25 minuti con un budget massimo di euro 120.000.
Vince Cabala (titolo originale OM) di Francesco Toto “per essere riuscito a trattare un tema filosofico urgente e contemporaneo, il bisogno di credere, in una chiave moderna e sorprendente, con una collana antologica che brilla per varietà di temi, generi, ambientazioni e con una eccellente caratterizzazione dei personaggi, profondi, sfaccettati e tridimensionali”
La Giuria del Premio Solinas Experimenta Serie ha deciso di assegnare due menzioni speciali. Una per Autogol (titolo originale Ultima Categoria) di Ivan Pavlovic “per aver raccontato il calcio femminile, recentemente salito alla ribalta, usando una cornice originale e inedita, un paesino del Nord Italia, attraverso un gruppo eterogeneo di donne, eterne fallite, alla ricerca di una possibilità di riscossa; si segnalano in particolare i toni dolceamari della storia e i dialoghi brillanti ed efficaci, in grado fornire uno spaccato moderno e realistico di diverse generazioni femminili”.
Una menzione speciale a a Il Meccanismo di Kozai di Emanuele Sana “per aver disegnato con efficacia due personaggi al limite, vittima e carnefice, i cui ruoli si fondono e si confondono e portano alla costruzione di un rapporto intenso e profondo. Colpisce la cornice del piccolo paese in cui è inserita la narrazione e la missione che il protagonista si è autoinflitto, ricondurre a casa sane e salve persone ubriache”.
La giuria del Premio Solinas Documentario per il Cinema in collaborazione con Apollo11 composta da Marcantonio Borghese, Federica Di Giacomo, Ilaria Fraioli, Elio Mazzacane, Edoardo Morabito, Antonio Pezzuto, Cristina Piccino, Andrea Sanguigni, Giovanni Spagnoletti ha decretato il progetto vincitore che si aggiudica il Premio Solinas Miglior Documentario per il Cinema 6.000 euro e le Borse di sviluppo per un ammontare complessivo di 4.000 euro da suddividere tra gli stessi finalisti.
Vincono ex-aequo il Premio Solinas Miglior Documentario per il Cinema Non è Roma (titolo originale Amor) di Virginia Eleuteri Serpieri e Se non mi odi non mi ami (titolo originale Il Carattere distruttivo) di Gianandrea Caruso perché sono “due progetti che avventurandosi nel discorso amoroso esplorano forme e linguaggi diversi del racconto del reale. Dall’intimità dolente del lutto al semtimento anarchico distruttivo”
La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale a Andata e ritorno (Titolo originale Il Posto) di Gianluca Matarrese e Mattia Colombo “perché è un progetto che nella forma del Road Movie cerca di trovare un’immagine al nomadismo contemporaneo e alle scelte obbligate dal miraggio della stabilità”.