Il seguito del fortunato Piccole bugie tra amici arriva al cinema dal 12 settembre distribuito da BIM e Movies Inspired
Con Grandi bugie tra amici, Guillaume Canet torna a Cap Ferret per ritrovare i protagonisti di uno dei suoi film di maggiore successo ed esplorarne nuovamente le vite.
Stavolta, però, abbandona il nostalgismo agrodolce alla Kasdan e l’intimismo sentimentale alla Sautet ed opta per un tono più efficacemente comico e solare.
I personaggi sono gli stessi del primo film, ma a cambiarli è il tempo: sono trascorsi, infatti, otto anni dalla morte di Ludo (Jean Dujardin) e i percorsi individuali di Max (François Cluzet), Marie (Marion Cotillard), Éric (Gilles Lellouche), Antoine (Laurent Lafitte), Vincent (Benoît Magimel), Isabelle (Pascale Arbillot) e Véronique (Valérie Bonneton) hanno trasformato il gruppo, un tempo unito, di amici.
Ritroviamo soprattutto Max sull’orlo di una crisi di nervi a causa di un grande segreto che ha paura di rivelare: ormai in rovina, deve vendere quella villa a cui tutti, amici e parenti, sono legati.
Così, mentre lui tenta di nascondere la sua inquietudine e i suoi fallimenti, tutti gli altri, venuti a fargli visita per il suo 60esimo compleanno, fanno il punto sulle loro vite, alle prese con frustrazioni, paure e ferite.
L’accurata descrizione dei personaggi fa emergere tutto l’affetto che il regista nutre per loro e che non può che trasmettere allo spettatore, partecipe osservatore delle loro vicende.
Ansiosi, egoisti, insicuri, sentimentalmente problematici: ci sembra di conoscere da sempre i protagonisti di Grandi bugie tra amici grazie alla precisione con cui Canet tratteggia le loro relazioni affettive.
Il resto lo fanno un cast di attori straordinario, capace di muovere i sentimenti e l’empatia, e un’ironia che non abbandona mai la narrazione, nemmeno nei momenti più critici.
Grandi bugie tra amici è un luminoso inno all’amicizia, un film che fa bene al cuore.
Alberto Leali