Premiati La Llorona, Un divan à Tunis, Corpus Christi e You Will Die at 20
Giornate degli Autori. L’opera seconda di Jayro Bustamante, La Llorona, è stata premiata dalla giuria presieduta da Karim Ainouz e composta dai membri del progetto 28 Times Cinema: ventotto giovani spettatori provenienti ognuno da un diverso Paese dell’Unione Europea.
Questa la motivazione: “Bustamante, una delle voci più singolari del cinema dell’America Latina, intreccia un ritratto della tragica storia del Guatemala e le sue ferite aperte ispirato all’omonimo racconto popolare. La combinazione di poesia e politica costruisce una fiaba inquietante e acuta che parla non solo del passato ma anche del presente. La Llorona è un’intima storia di fantasmi raccontata attraverso un vivido personaggio femminile che tratta i temi della perdita, della negazione e dell’accettazione.
Il GdA Director’s Award ha un valore di 20.000 euro: metà destinata al regista, il restante cinquanta percento a Film Factory Entertainment, venditore internazionale del film, per aiutare la circolazione internazionale del film.
Quando il generale in pensione responsabile del genocidio in Guatemala viene prosciolto causa l’annullamento del processo, lo spirito de La Llorona (spettro del folklore dell’America latina) comincia a vagare per il mondo come un’anima perduta tra i vivi. Di notte, il generale sente i suoi lamenti, mentre sua moglie e sua figlia credono che stia avendo manifestazioni di demenza legate all’Alzheimer. Non possono sospettare che la loro nuova governante, Alma, sia lì per ottenere quella vendetta negata dal processo.
Un divan à Tunis (Arab Blues) di Manele Labidi con protagonista Golshifteh Farahadi conquista invece il Premio del Pubblico BNL con l’82,3% di voti favorevoli.
In copertina una foto di La Llorona, qui sopra una scena di Un divan à Tunis
Il film, che arriverà in Italia nel 2020 con BiM Distribuzione, racconta la storia di Selma, una psicoanalista tornata in Tunisia per avviare il suo studio, dove non tutto, però, andrà come previsto tra parenti che cercano di scoraggiarla ed eccentrici pazienti.
Il Label Europa Cinemas è stato, inoltre, assegnato a Corpus Christi (Boże Ciało), terzo film del polacco Jan Komasa.
Una scena di Corpus Christi
Questa la motivazione: “Corpus Christi di Jan Komasa è un attraente connubio di tragico e comico – a volte violento, a volte toccante. Perno del film, la performance sorprendente e di assoluto rilievo di Bartosz Bielenia nel ruolo del carismatico Daniel, giovane delinquente che trova nel sacerdozio una via d’uscita dalla sua condotta criminale. Quando viene mandato a lavorare in una fabbrica, Daniel scappa in un vicino villaggio fingendosi prete, suscitando un impatto sorprendentemente positivo sulla bigotta comunità locale. La storia rappresenta molto chiaramente i conflitti tra bene e male della società di oggi. Inoltre, la scelta intelligente del film di adoperare una musica anempatica si rivela particolarmente efficace per evidenziare le tensioni e i conflitti all’interno di Daniel. Un film da mostrare al pubblico di tutta Europa”.
Infine, il filmmaker sudanese Amjad Abu Alala, in Concorso alle Giornate con l’opera prima You Will Die at 20, si è aggiudicato il prestigioso Leone del futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi de Laurentiis”. E’ la quinta volta che un film delle Giornate ottiene questo riconoscimento.
Una scena di You Will Die at 20, Leone del futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi de Laurentiis”
Il film racconta la voglia di vita di un ragazzo che, secondo una tradizione popolare, è destinato a morte precoce. Il regista ha commentato: “Muzamil è uno di noi, uno dei tanti costretto nel ruolo che la società gli ha affibbiato! Rinchiuso in uno spazio in cui non è possibile annusare l’aria che c’è fuori! […] Il mio film è un invito alla libertà. Nessuno dovrebbe mai dirti: questo è il tuo destino, così è scritto e non puoi far altro che accettarlo. Scappa, ragazzo!”.