L’attore romano alla scoperta dei nuovi talenti del cinema italiano
Campari Lab si potrebbe descrivere così: un laboratorio didattico di branded content nato dalla collaborazione con il Centro Sperimentale del Cinema; un progetto strutturato per aree interdisciplinari volto a premiare i nuovi talenti del panorama cinematografico italiano.
Con la supervisione di Marco Diotallevi e Fabio Morici, gli alunni di Campari Lab hanno creato cinque cortometraggi che traggono ispirazione dai valori portanti del brand Campari.
Questo pomeriggio si è svolta la proiezione di tutti i cinque corti, prezioso risultato del primo anno di lavoro tra Campari e il Centro Sperimentale del Cinema. Testimonial e ospite d’eccezione l’attore Alessandro Borghi.
Borghi è senza dubbio uno degli attori che, da anni, sta regalando al cinema italiano interpretazioni di altissimo livello. Una grande versatilità, espressa tramite ruoli e interpretazioni diversissime e mai banali lo ha reso uno degli attori più amati e ricercati nel panorama cinematografico nostrano. Con il ruolo del protagonista nel film“Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini, infatti, si è aggiudicato anche il David di Donatello.
Il programma didattico di Campari Lab è stato articolato in tre fasi: a seguito di una consegna di spunti e idee da parte degli studenti, è avvenuta la stesura e lo sviluppo delle sceneggiature che hanno portato alla produzione e al rilascio dei cortometraggi che sono stati proiettati ieri presso la Campari Lounge.
“Campari Lab è un progetto prestigioso e di valore che ho deciso di supportare perché penso sia fondamentale aiutare e stimolare i giovani ragazzi del cinema italiano” – afferma Alessandro Borghi – “Ho davvero apprezzato il tema della scelta, concetto alla base dei cinque cortometraggi in quanto rappresenta l’elemento fondante e condizionante della vita di ognuno di noi. La vita, a mio parere, è un mix di destino e scelte giuste”
The Red Hour, è questo il nome della serie antologica di questi cortometraggi autoconclusivi, ma sempre connessi tra loro. Ogni storia declina in modo diverso lo stesso snodo narrativo: quel momento della vita in cui si aprono davanti a noi infinite strade, il momento in cui si ha la consapevolezza di avere molteplici possibilità di scelta.Le vite dei protagonisti si sfiorano in diversi momenti e luoghi. E, a un certo punto, si ritrovano tutti insieme in quello che è lo spaziotempo comune della serie: il bar Campari. È questa la red hour!
“Mantenendo come filo conduttore tutto ciò che nasce dalla passione, tema da sempre legato in modo indissolubile a Campari” –dichiara Lorenzo Sironi, Senior Marketing Director Campari Group – “Campari LAB è volto a sostenere e valorizzare i talenti emergenti che contribuiscono ogni giorno ad alimentare l’arte cinematografica, attribuendo grande importanza a ogni singola fase creativa che porta alla realizzazione di un film”.
Campari Lab è un progetto ambizioso ed è stato inserito nei programmi didattici delle sedi di Roma e Milano della Scuola Nazionale di Cinema, ponendosi l’obiettivo di affermarsi come un incubatore culturale all’interno del quale scoprire e formare nuovi talenti nell’ambito di tutte le professioni che, con passione, danno vita al mondo della cinematografia: da produttori, registi, attori e sceneggiatori, fino a fotografi, scenografi, montatori e compositori.
“Lo studio e la preparazione accademica sono davvero molto importanti così come credo che sia fondamentale allo stesso tempo per ognuno seguire un metodo che rispecchi la propria personalità, passione e predisposizione” – ha concluso Alessandro Borghi.
La collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia consolida lo storico legame tra Campari e il grande schermo. Sin dalle sue origini, l’aperitivo italiano per eccellenza, ha sempre considerato il cinema come mezzo elettivo per comunicare la propria eclettica personalità, attraverso lo stile e la creatività di celebri maestri di fama internazionale come Federico Fellini, Joel Schumacher, Paolo Sorrentino, Stefano Sollima e Matteo Garrone.