Dopo l’ottimo debutto di IT, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Stephen King, arriva nelle sale italiane dal 5 settembre il secondo attesissimo capitolo firmato da Andy Muschietti
Diretto nuovamente da Andy Muschietti, IT – Capitolo 2 si dimostra all’altezza del suo predecessore, riuscendo non solo a rispettare lo spirito del romanzo originario, ma al contempo a prendere una direzione “altra”, che sorprenderà gli spettatori che hanno letto il libro.
Il merito della riuscita del film va però soprattutto al perfetto cast adulto (Bull Hader su tutti) e alla straordinaria abilità di unire i vecchi protagonisti a quelli nuovi.
I primi torneranno, infatti, in svariati flashback e scene inedite, tanto da rendere la trama di IT – Capitolo 2 molto più complessa e stratificata di quella del precedente: si passa, così, abilmente da una timeline all’altra, proprio come accadeva nel romanzo originale.
Gli efficacissimi flashback sono, inoltre, fondamentali per conoscere qualcosa di più non solo sulle paure dei protagonisti, ma anche sulla natura, sulle origini e sui punti deboli di It.
Ma veniamo alla trama di questo secondo capitolo. I ragazzi del Loser Club hanno sconfitto ma non eliminato il malefico Pennywise, entità che si manifesta ogni 27 anni nella cittadina di Derry con le fattezze di clown, rapendo e uccidendo bambini. Così, 27 anni dopo, precisamente nel 2016, i… sono destinati a un nuovo confronto con lui. I protagonisti sono cresciuti, quasi tutti loro hanno lasciato la cittadina e hanno cercato di dimenticare l’orrore in cui si erano imbattuti e i traumi della loro infanzia. Solo Mike è rimasto ed è lui a riunire il gruppo per una nuova e definitiva battaglia.
Raccapricciante e spaventoso, ma al contempo intimo ed emozionante, IT – Capitolo 2 racchiude, nonostante le molte libertà (la vicenda, ad esempio, è spostata molto avanti nel tempo rispetto al testo originale), tutte le tematiche più profonde e delicate del libro di King, a cominciare da quelle del peso e della rimozione del trauma infantile.
Dopo 27 anni tutti i protagonisti hanno cercato a loro modo di dimenticare e di andare avanti con la loro vita, privandosi anche di quella determinazione che avevano dimostrato durante il famoso patto di sangue alla fine del primo film.
Ora i Perdenti sono grandi: alcuni di loro hanno famiglia, altri sono prigionieri di relazioni sbagliate, altri si sono buttati a capofitto nel lavoro per mettere a tacere i loro fantasmi.
Tutti, però, sono stati incapaci di superare le loro paure, quelle che alimentano Pennywise e che saranno costretti con difficoltà ad affrontare.
Se le atmosfere di IT – Capitolo 2 sono simili a quelle del primo film, c’è però, conformemente al romanzo di King, una più spiccata virata verso il fantasy, che nulla toglie, però, all’ottima fusione tra umorismo e orrore e alla chimica d’insieme.
L’imponente durata (2 ore e 50 minuti) non lascia fortunatamente mai spazio alla noia e IT – Capitolo 2 si dimostra un horror teso e ambizioso ed offre al franchise un epilogo davvero soddisfacente.
Molte le sequenze memorabili: il folgorante incipit con Xavier Dolan, la divertente reunion al ristorante cinese, e soprattutto Pennywise volante, che appeso a tanti palloncini rossi sovrasta la statua del leggendario taglialegna Paul Bunyan.
Nelle sale italiane dal 5 settembre distribuito da Warner Bros. Italia, IT – Capitolo 2 ha conquistato la vetta del box office italiano del fine settimana, arrivando ad incassare 5 milioni di euro nel suo primo weekend di programmazione, segnando il record di sempre per la migliore giornata di apertura per un film horror in Italia (1,432,000 euro nella sola giornata di giovedì). Il risultato si impone infatti come il secondo miglior opening weekend di sempre per un film horror in Italia, preceduto solamente dal primo capitolo di IT, che ad oggi resta il film horror dai più alti incassi di tutti i tempi con 700 milioni di dollari a livello globale.
Alberto Leali