Da mercoledì 6 novembre, in prima serata su Canale 5, la serie medical targata Mediaset e Paypermoon
Reduce dal grande successo de La porta rossa 2, Gabriella Pession torna alla serialità televisiva, ma stavolta su Canale 5. L’attice veste infatti i panni di Tosca in “Oltre la soglia”, la nuova serie targata Mediaset e Paypermoon, scritta da Laura Ippoliti e diretta da Monica Vullo e Riccardo Mosca, in onda dal 6 novembre in prima serata.
Nel cast, al fianco dell’attrice, ci sono Giorgio Marchesi, Paolo Briguglia, Alessandro Tedeschi, Ida Sansone, Ludovico Tersigni, Arianna Becheroni, Nina Torresi e Camilla Ferranti.
“Appena Laura Ippoliti mi ha fatto leggere la sceneggiatura mi sono appassionata al personaggio – ha raccontato Gabriella Pession al Giffoni Film Festival – Tosca, è una neuropsichiatra infantile a sua volta malata e la serie credo abbia un messaggio molto importante per i giovani: anche se siamo imperfetti, la vita va vissuta. Bisogna parlare delle malattie psichiatriche, senza vergona e con energia”.
Tosca è una protagonista fuori dal coro, ribelle e apparentemente inadatta al suo ruolo, ma con un intuito fuori dal comune e con una spiccata empatia verso i pazienti. “Oltre la soglia” è un racconto che mette assieme un inedito e carismatico personaggio femminile assieme a storie di adolescenti toccanti e molto particolari. La serie esplora la dimensione del subconscio, che spesso si prende gioco della comune razionalità.
ANTICIPAZIONI
Tosca Navarro (Gabriella Pession) è il primario di un reparto all’avanguardia nella cura di adolescenti con disagi psichici. Nel suo campo Tosca è la migliore, ma nasconde un segreto: un passato difficile e una diagnosi di schizofrenia. Una bomba a orologeria pronta a esplodere, che se da una parte le permette di leggere meglio di chiunque altro le menti fragili, le anime danneggiate dei suoi pazienti, dall’altra la consuma in fretta e la espone continuamente al rischio di far scoprire al mondo il suo segreto e di precipitare di nuovo nella malattia.
In reparto può avvalersi dell’aiuto di validi psichiatri e psicologi. Tra questi Alessandro Agosti (Paolo Briguglia) con il quale Tosca è severa e sarcastica, ma in fondo lo stima, gli vuole bene e lo aiuterà nella ricerca dell’amore. All’interno della clinica troviamo anche la simpatica e umile caposala Maria Palli (Ida Sansone) e il dottor Francesco Negri (Alessandro Tedeschi), psichiatra preparato, narcisista, competitivo, l’antagonista professionale di Tosca. A sostenere Tosca nelle sue battaglie c’è Barbara Cappello (Nina Torresi), psicologa bella, bionda, solare e innamorata di suo marito. Con il tempo il loro rapporto diventerà più intimo e Tosca deciderà di aiutare Barbara nel risolvere i problemi della sua sfera privata.
Purtroppo, avendo a che fare con i ragazzi, spesso Tosca deve fronteggiare l’intervento del Tribunale dei Minori e dei Servizi Sociali: Piergiorgio Di Muro (Giorgio Marchesi), uno dei PM della Procura, attento e scrupoloso, si scontra subito con l’insofferenza di Tosca alle regole, in un conflitto che sembra insanabile che invece sfocia in un’attrazione a cui entrambi cercano, invano, di resistere. Tosca e Di Muro sono i poli di un magnete in mezzo al quale c’è il segreto della malattia di lei. Per l’intero arco della serie la loro relazione oscilla tra verità e bugie, attaccamento e abbandono, coraggio e paura.
Dello staff fa parte anche Mirta Tonutti (Camilla Ferranti), l’assistente sociale; con grande esperienza sul campo, fronteggia famiglie complicate che spesso sono la causa dei problemi dei giovani pazienti. Lei e Tosca sono molto amiche e insieme formano un’ottima squadra: stessa ironia, intesa perfetta, e solida complicità.
Il primo caso che Tosca deve affrontare è quello di Jacopo (Ludovico Tersigni), diciassettenne appassionato di disegno, apparentemente soggetto ad attacchi di natura psichiatrica, il cui genio ribelle non viene riconosciuto nel contesto degradato in cui vive. Sarà Tosca a capire che il ragazzo è cognitivamente iperdotato e a dargli una possibilità di esprimersi al di fuori del reparto dove i meno attenti vorrebbero rinchiuderlo.