Eros Puglielli torna al cinema con una commedia grottesca e fuori dagli schemi, al cinema dal 1º agosto distribuita da Minerva Pictures
Sarà nei cinema dal 1º agosto distribuito da Minerva Pictures, Nevermind, il nuovo film di Eros Puglielli, presentato nella sezione Panorama Italia di Alice nella Città alla scorsa Festa del Cinema di Roma.
Puglielli torna al cinema per raccontare la sua personale visione della condizione umana: segue, così, le vite di cinque personaggi, interpretati da Paolo Sassanelli, Andrea Sartoretti, Giulia Michelini, Massimo Poggio e Alberto Molinari, stravolti da situazioni paradossali e ben difficili da decodificare.
Un avvocato con un’abitudine ‘molto’ particolare; una babysitter alle prese con un nuovo inquietante lavoro; un vecchio amico d’infanzia dal torbido presente; un cuoco con un’ossessione che non gli dà tregua e uno psicologo perseguitato da un carro attrezzi.
Situazioni folli e ai confini della realtà, raccontate nei cinque episodi che compongono il film, collegati tra loro attraverso una sorta di passaggio di testimone, mediante il quale il personaggio secondario di un episodio diventa il protagonista di quello successivo.
RECENSIONE
Nevermind è un film atipico per il panorama cinematografico italiano, a cominciare dalla struttura episodica gustosamente vintage e di buñueliana memoria.
Puglielli sceglie la comicità più surreale e corrosiva per rivelare l’insensatezza della vita e le pieghe oscure dell’animo umano: alterna così risate e tensione, raccontando un’umanità smarrita, che cerca invano di risolvere i propri problemi e di dare un significato alle cose.
Il regista non fornisce spiegazioni, ma lascia gli spettatori in balia del caso, dei dubbi, delle coincidenze: il risultato è che le cinque storie di Nevermind, pur paradossali, sono molto più vicine alle nostre vite di quanto possa sembrare.
Tutti i personaggi del film, infatti, alle prese con una routine quotidiana che non riescono a controllare e che assume contorni sempre più allarmanti, risultano incredibilmente empatici, supportati dalle interpretazioni di attori in stato di grazia.
Così, questa “commedia psichedelica”, come l’ha definita Puglielli, spiazza e diverte mutando continuamente forma e alternando con disinvoltura molteplici toni e registri.
Folle, anarchico, di non facile identificazione, Nevermind è una ventata d’aria fresca da respirare a pieni polmoni.
Alberto Leali