Nasce il primo spazio Generali Valore Cultura a Palazzo Bonaparte a Roma
Dopo un importante restauro, Generali Italia apre Palazzo Bonaparte, conosciuto per il suo balconcino verde dove Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone Bonaparte, osservava il via vai dalle feritoie della verandina tra Piazza Venezia e via del Corso.
Uno degli edifici storici più belli e preziosi di Generali diventa un nuovo polo di arte e cultura per la comunità, grazie alla partnership con Arthemisia, dove saranno accolte mostre, eventi culturali e didattici con particolare attenzione alle famiglie e ai giovani.
Il 6 ottobre arriva, infatti, la prima mostra “Impressionisti segreti” con oltre 50 opere provenienti dalle più importanti collezioni private del mondo, normalmente inaccessibili.
Si tratta di opere per lo più mai concesse prima d’ora in prestito, di artisti quali Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Sisley, Caillebotte, Morisot, Gonzalès, Gauguin e Signac.
Per celebrare l’evento, il 9 luglio dalle ore 14.00 alle 24.00, il Palazzo sarà aperto a tutti e visitabile gratuitamente.
Lucia Sciacca, Direttore Comunicazione e Sostenibilità di Generali Italia, ha dichiarato: “Palazzo Bonaparte rappresenta un nuovo passo lungo il percorso tracciato da Generali Valore Cultura in questi ultimi anni. Un progetto che nasce proprio con l’idea di rendere vivo il patrimonio artistico e culturale con iniziative di partecipazione e accessibilità offrendo esperienze innovative, coinvolgenti per le persone e rilevanti per l’intera comunità. In 3 anni, gli eventi di Generali Valore Cultura hanno coinvolto oltre 3,5 milioni di persone con molta attenzione ai giovani e alle famiglie.”
Iole Siena, Presidente del Gruppo Arthemisia, ha dichiarato: “Partecipare alla nascita del nuovo polo culturale Generali Valore Cultura a Palazzo Bonaparte a Roma è per noi un grande privilegio; vi porteremo importanti mostre d’arte, iniziando con uno dei temi più appassionanti per il pubblico, l’Impressionismo. Con Generali condividiamo da anni l’obiettivo di aprire le porte della cultura a quante più persone possibili, certi del valore sociale e umano derivante dalla conoscenza dell’arte. L’arte non deve essere per pochi, deve essere capita e amata da tutti, e da sempre Arthemisia si impegna in questa direzione.”