A Villa Wolkonsky la consegna dei prestigiosi riconoscimenti che l’Associazione della Stampa Estera in Italia assegna ogni anno al cinema italiano
La suggestiva cornice di Villa Wolkonsky, residenza dell’Ambasciatore britannico, ha fatto da sfondo alla cerimonia di premiazione della 59ma edizione del Globo d’Oro, uno dei premi più antichi e prestigiosi del cinema italiano.
L’Associazione della Stampa Estera in Italia ha consegnato i riconoscimenti nell’ambito di una serata di gala ricca di ospiti di spicco, iniziata sulle note del Maestro Ezio Bosso, insignito del Gran Premio della Stampa Estera, che si è esibito al piano nel parco della villa, incantando il pubblico.
«È stato un onore premiare Ezio Bosso – commenta Claudio Lavanga, co-responsabile del comitato di giuria – un italiano che ha prestato la sua arte al cinema, e ha varcato i confini fino a diventare un ambasciatore del nostro Paese nel mondo».
Il Maestro Ezio Bosso
È iniziata così la cerimonia di premiazione, che ha visto come conduttori Claudio Lavanga e Alina Trabattoni, co-responsabili del comitato di giuria.
Il premio al Miglior Film è stato assegnato a Marco Bellocchio con Il traditore, mentre per la Migliore Opera Prima la giuria ha conferito il riconoscimento a Bangla di Phaim Bhuiyan, quest’ultimo doppiamente protagonista sul palco, con un’esibizione live insieme alla sua band.
Marco Bellocchio, regista de Il Traditore, Globo d’Oro Miglior film
Tra i volti femminili è stato scelto quello di Jasmine Trinca come Miglior Attrice, premiata per la sua interpretazione nella pellicola Croce e Delizia di Simone Godano.
Per la categoria maschile, è stato un trionfo quello di Alessandro Borghi, premiato come Miglior Attore per il film Sulla mia pelle, opera che si è aggiudicata anche il riconoscimento per la Miglior Sceneggiatura, scritta da Alessandro Cremonini e Lisa Nur Sultan.
Alessandro Borghi, premiato per la sua interpretazione in Sulla mia pelle
Dalla fortunatissima serie televisiva L’amica geniale giunge Ludovica Nasti, che è stata premiata come Giovane Promessa, mentre il Premio alla Carriera ha visto protagonisti Vanessa Redgrave e Franco Nero, quest’ultimo sul palco di Villa Wolkonsky a ritirarlo per entrambi, leggendo per l’occasione una lettera della Redgrave, che saluta e ringrazia la Stampa Estera per questo riconoscimento.
Una delle novità di questa edizione del Globo d’Oro è il Premio per la Miglior Serie TV, che è stato assegnato a Il nome della rosa, la fortunata produzione Rai con la regia Giacomo Battiato, che ha visto protagonista, tra gli altri, l’attore statunitense John Turturro.
E proprio da una delle serie tv più amate dal pubblico, Gomorra – La serie, è salito sul palco anche Arturo Muselli con una straordinaria interpretazione, in chiave partenopea, tratta dall’Amleto.
Franco Nero, Premio alla Carriera
TUTTI I PREMI
Miglior Serie TV
Il nome della rosa
Miglior Cortometraggio
Olmo di Davide Calvaresi
Miglior Sceneggiatura
Alessio Cremonini e Lisa Nur Sultan per Sulla Mia Pelle
Giovane Promessa
Ludovica Nasti
Migliore Fotografia
Daria D’Antonio per Ricordi?
Migliore Documentario
Butterfly di Casey Kauffman e Alessandro Cassigoli
Migliore Opera Prima
Bangla di Phaim Bhuiyan
Migliore Colonna Sonora
Nicola Piovani per le musiche di Il Traditore
Miglior Attore
Alessandro Borghi per il film Sulla mia pelle
Miglior Attrice
Jasmine Trinca per il film Croce e delizia
Carriera
Vanessa Redgrave e Franco Nero
Miglior Film
Marco Bellocchio per Il traditore