Dopo Il Primo Re, Matteo Rovere firma il suo esordio alla regia in un progetto televisivo. I primi due episodi saranno presentati in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2020. La serie arriverà il 6 novembre su Sky e in streaming su NOW TV
ROMULUS è la nuova serie Sky Original creata, prodotta e diretta da Matteo Rovere, al suo esordio alla regia di un progetto televisivo. Una produzione Sky, Cattleya – parte di ITV Studios – e Groenlandia, per una storia di sopravvivenza ambientata nell’ottavo secolo avanti Cristo.
Dieci episodi, diretti da Matteo Rovere, Michele Alhaique ed Enrico Maria Artale, per un grande affresco epico e una realistica ricostruzione degli eventi che, fra storia, leggenda e rivoluzione, portarono alla nascita di Roma.
I primi due episodi saranno presentati in anteprima come evento speciale alla quindicesima edizione della Festa del Cinema di Roma che si svolgerà da 15 al 25 ottobre 2020 presso l’Auditorium Parco della Musica.
Andrea Arcangeli (Trust, The Startup – Accendi il tuo futuro), Marianna Fontana (Indivisibili) e Francesco Di Napoli (La paranza dei bambini) guidano un cast di straordinario talento nei panni di Yemos, la giovane vestale Ilia e Wiros, tre ragazzi cresciuti nella violenza e potenza di un mondo arcaico e pericoloso, dove il destino di ogni uomo viene deciso dal potere implacabile della natura, dove tutto è sacro e in cui gli uomini sentono ovunque la presenza misteriosa e ostile degli dèi.
Completano il cast Giovanni Buselli (Gomorra – La serie, L’amica geniale), Silvia Calderoni (Riccardo va all’inferno), Sergio Romano (Il campione, La terza stella), Demetra Avincola (Fortunata, Loro 2), Massimiliano Rossi (Il primo re, Il vizio della speranza), Ivana Lotito (Gomorra – La serie), Gabriel Montesi (Favolacce, Made in Italy, Il primo re) e Vanessa Scalera (Lea).
Due intere città meticolosamente ricostruite sulla base di ricerche storiche documentate, migliaia di figurazioni, più di 700 presenze stunt e centinaia di armi riprodotte per una serie, Romulus, ambientata otto secoli prima di Cristo, in un mondo primitivo e brutale nel quale il destino di ognuno è deciso dal potere implacabile della natura e degli dei.
Il cast della serie con Matteo Rovere. In copertina, il bozzetto di ROMULUS (ph. Riccardo Monti)
Girato in protolatino, Romulus è il racconto di questo mondo attraverso gli occhi di tre ragazzi segnati dalla morte, dalla solitudine e dalla violenza: una storia di uomini e donne che scoprono come crearsi un destino anziché subirlo. Una rivoluzione guidata anche da una figura femminile feroce e protettiva, spietata e materna.
«Romulus è un racconto di sentimenti, guerra, fratellanza, coraggio e paura – afferma Matteo Rovere, fondatore di Groenlandia, showrunner e regista della serie – È un grande affresco epico, una ricostruzione fortemente realistica degli eventi che hanno portato alla fondazione di Roma. Ma soprattutto è un’indagine sulle origini e il significato profondo del potere in Occidente: un viaggio in un mondo arcaico e spaventoso, dove tutto è sacro e gli uomini sentono ovunque la presenza misteriosa e ostile degli dei».
ph. Francesca Fago
Le sceneggiature sono firmate da Filippo Gravino (Veloce come il vento, Alaska, Fiore, Il primo re), Guido Iuculano (Una vita tranquilla, Tutto può succedere, Questione di cuore, Alaska) e lo stesso Matteo Rovere.
Completano il cast Giovanni Buselli (Gomorra – La serie, L’amica geniale), Silvia Calderoni (Riccardo va all’inferno), Sergio Romano (Il campione, La terza stella), Demetra Avincola (Fortunata, Loro 2), Massimiliano Rossi (Il primo re, Il vizio della speranza), Ivana Lotito (Gomorra – La serie), Gabriel Montesi (Favolacce, Made in Italy, Il primo re) e Vanessa Scalera (Lea).
In contemporanea con la messa in onda della serie usciranno ROMULUS: IL SANGUE DELLA LUPA, e ROMULUS: LA REGINA DELLE BATTAGLIE, i primi due volumi della trilogia di romanzi che allarga l’universo narrativo di Romulus, scritta da Luca Azzolini e pubblicata da HarperCollins. Azzolini è uno dei massimi esperti italiani di fantasy e romanzo storico, autore di numerosi libri per ragazzi, al suo debutto nella narrativa per adulti. Partendo dall’idea originale della serie, ne indaga e racconta gli antefatti, i personaggi minori, la geografia, esplorando gli aspetti che nella serie, per esigenze televisive, erano stati trattati più velocemente. È la prima volta in Italia che viene creato un simile dialogo tra forme espressive diverse, al di là del semplice “adattamento”.