Il Quirino presenta i protagonisti della nuova stagione 2019/2020, raccogliendo il meglio del teatro italiano
Dopo una stagione di grandi soddisfazioni, il Quirino, storico e prestigioso teatro della Capitale, presenta il nuovo cartellone 2019/2020, festeggiando due importanti compleanni: il decennale della privatizzazione del teatro e il quinquennale della nuova gestione.
Il primo teatro privato di Roma e il secondo d’Italia propone una nuova stagione con i maggiori protagonisti del palcoscenico italiano, mantenendo come fil rouge quel suo carattere popolare, capace di incontrare ogni tipologia di pubblico.
L’apertura della nuova stagione è affidata a Piccoli crimini coniugali di Eric-Emmanuel Schmitt con la coppia Michele Placido e Anna Bonaiuto, seguito dalla pièce scritta da Maurizio De Giovanni, Il silenzio grande, firmata da Alessandro Gassmann e interpretata da Massimiliano Gallo.
Ma spazio anche ai grandi classici come Mastro Don Gesualdo con Enrico Guarneri diretto da Guglielmo Ferro, Bartebly lo scrivano, liberamente ispirato al romanzo di Herman Melville, per la messa in scena di Francesco Niccolini e con protagonista Leo Gullotta, o ancora Liolà di Luigi Pirandello con Sergio Assisi ed Enrico Guarneri per la regia di Francesco Bellomo.
Tante le donne protagoniste della nuova stagione 2019/2020 del Teatro Quirino, a cominciare da Monica Guerritore con il suo omaggio a Giorgio Strehler in L’Anima buona di Sezuan di Bertolt Brecht, Nancy Brilli, che interpreta la commedia di Iaia Fiastri, A che servono gli uomini? diretta da Lina Wertmuller, e Mariangela D’Abbraccio, che dopo il successo di Filumena Marturano interpreterà l’indimenticabile protagonista di Un tram chiamato Desiderio di Tennessee Williams per la regia di Pier Luigi Pizzi.
Il direttore artistico Geppy Gleijeses compare in ben quattro pièce della nuova stagione: come regista di Arsenico e vecchi merletti di Joseph Kesselring con Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini, come attore assieme al figlio Lorenzo in Amadeus di Peter Shaffer diretto dal maestro russo Andrei Konchalovsky, come regista di Processo a Gesù di Diego Fabbri con Paolo Bonacelli, Marilù Prati e altri 17 attori in scena, e come attore e regista di Così parlò Bellavista, che torna a grande richiesta dopo il successo della passata stagione.
Ma c’è spazio anche per Silvio Orlando, protagonista di Si nota all’imbrunire (Solitudine di una paese spopolato), scritto e diretto da Lucia Calamaro, Alessandro Siani con il suo Felicità Tour e Vincenzo Manna che torna a Roma con La classe, per la regia di Giuseppe Marini e un cast di giovani interpreti.
Come di consueto, non può mancare in cartellone la grande danza, grazie alla presenza del Balletto di Roma, che propone ben due spettacoli: il pre-natalizio Lo schiaccianoci, dal classico di Čajkovskij con coreografie di Massimiliano Volpini, e Io, Don Chisciotte, innovativa rivisitazione del capolavoro di Cervantes firmato da Fabrizio Monteverde.
Gli abbonamenti per gli spettacoli della nuova stagione sono in vendita da oggi.
Alberto Leali