Nella shortlist per l’Oscar della ritrattistica mondiale c’è anche l’italiano Massimiliano Pironti, ex prodigio di AMICI, ora alla ribalta internazionale nel mondo dell’arte
Massimiliano Pironti, ex prodigio di AMICI, cantante e ballerino professionista, ha dipinto sua nonna di 95 anni come “un esempio di forza, dignità e autorità” ed è uno dei quattro artisti selezionati per il premio di ritratto più prestigioso del mondo dell’arte.
La National Portrait Gallery, organizzatrice del BP Portrait Award, ha rivelato i nomi e i ritratti degli artisti che quest’anno gareggeranno per il premio da £ 35.000.
Sono stati selezionati 2.538 ritratti provenienti da 84 paesi. Tre artisti sono entrati per la prima volta ad eccezione di Massimiliano Pironti, che è stato selezionato anche l’anno scorso con il dipinto ad olio dal titolo “A throne in the West”, che ritrae una ragazza di colore simbolo di un futuro migliore, senza razzismo e diseguaglianze. Nella vita, quella ragazza è una ballerina collega dell’artista.
Pironti, nato a Colleferro, in Italia, ha studiato pittura ad olio da adolescente prima di andare alla scuola d’arte. Ha iniziato a ballare professionalmente a 16 anni e si è ritagliato una carriera di successo nel teatro musicale, inclusa una lunga produzione del musical Disney Tarzan in Germania.
Il ritratto Quo Vadis? raffigura sua nonna materna, Vincenza, nella sua cucina. Ha fatto schizzi e fotografie nella sua casa di Gavignano, in Italia, prima di tornare nel suo studio in Germania per il processo di pittura.
“Mia nonna è un esempio di forza, dignità e autorità”, ha detto. “Ogni ruga racconta la sua storia e volevo catturare la sua immagine per congelare il tempo. Questo ritratto è veramente importante per me. Tocca le corde emotive”.
MASSIMILIANO PIRONTI UN ARTISTA A TUTTO TONDO
“Ho cominciato a disegnare all’età di 3 anni, ma è sfogliando il testo di religione durante la mia prima classe elementare che scopro le immagini dei dipinti rinascimentali da cui nascerà il mio amore per la pittura ed i grandi maestri italiani, come Leonardo, Botticelli ed in seguito Michelangelo e Raffaello. Da quel momento inizio a copiare le loro opere più famose, scoprendo cosi, da autodidatta, la tecnica della pittura ad olio, grazie anche alla lettura di testi e manuali pittorici tra cui il Vasari. Cercando così di imitare quella maniera di dare vita ai soggetti dipinti, tipica dei maestri rinascimentali”.
Dopo aver partecipato a delle piccole mostre collettive regionali, nel 2003 arriva la prima grande commissione: una tela raffigurante la “Cena in Emmaus” che darà il via ad una serie di altri incarichi di carattere religioso. Tra tutti, uno stendardo raffigurante la Vergine delle Grazie per la chiesa di Santa Maria delle Grazie e il ritratto del maestro dell’ordine dei frati Domenicani, Carlos Azpiroz Costa O.P. per la Basilica di Santa Sabina di Roma, dipinto che entrerà a far parte della collezione permanente del convento, esposto nell’Ala Pio V Bernerio nella Galleria dei Maestri, successori di San Domenico”.
Tante sono state inoltre le opere realizzate su committenze private, tutte caratterizzate dalla tecnica dell’iper-realismo al punto che uno dei ritratti nati viene selezionato dalla BP Portrait Award della National Portrait Gallery di Londra, il più importante concorso mondiale di pittura per ritratti.