Negli spazi espositivi di Piazza Borghese, due mostre che fungono da vetrina sull’America odierna, analizzando l’evoluzione dell’arte contemporanea e del collezionismo
Mercoledì 17 aprile 2019, alle ore 18.00, inaugurano due importanti mostre nei due spazi espositivi che animano da qualche anno piazza Borghese.
La Galleria Mucciaccia presenta il notissimo artista americano David LaChapelle in una mostra che celebra la sua carriera, dagli esordi agli ultimi lavori.
La Galleria Mucciaccia Contemporary, invece, dà avvio a una nuova sfida, esponendo in Italia un inedito gruppo di artisti internazionali riuniti dal grande collezionista americano Hubert Neumann sotto la sigla AFTERMODERNISM: il primo capitolo di questa serie di mostre è dedicato a James Busby e Justin Samson.
Le due esposizioni, che hanno ricevuto il patrocinio dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia, si propongono come vetrina sull’America odierna, una singolare analisi sull’evoluzione dell’arte contemporanea e sull’approccio del collezionismo attuale.
Galleria Mucciaccia
David LaChapelle
Trentaquattro opere in mostra ripercorrono tutta la produzione del grande artista americano, a partire dagli anni Ottanta, quando si allontana dal mondo dei rotocalchi e della pubblicità per avvicinarsi all’arte, fino alle opere più recenti.
Atmosfere hawaiane, paesaggi inaspettati, figure mitologiche e suggestioni oniriche, popolano le opere di LaChapelle, in una mostra che procede a ritroso nel tempo: dagli ultimi lavori, New World, Lost and Found e Behold, suggestive foto scattate nel 2017 nell’incontaminata foresta pluviale delle Hawaii, dense di misticismo e spiritualità, a quelli meno recenti, realizzati a Los Angeles, come i due grandi pannelli della serie Aristocracy (2014), della monumentale Showtime at the Apocalypse (2013), il famoso ritratto di Natale della famiglia Kardashian, dei Landscape, delle floreali Earth Laughs in Flowers e di Rape of Africa (2009), un’opera provocatoria contro la violenza subita dal continente africano, che dà il titolo all’omonimo progetto presentato nel 2008.
Del 2007, l’anno di svolta della produzione di Lachapelle, è la serie The deluge e After the deluge, ispirato dalla visione della Cappella Sistina. Il riferimento al capolavoro michelangiolesco si mescola a quello di marchi della società dei consumi, generando una visione apocalittica con un finale dove oggetti, opere d’arte e persone appaiono sommerse dall’acqua, come in Cathedral, Statue e Awakened.
Concludono l’esposizione la serie di fotografie realizzate tra il 1984 e il 2009 che guardano al mondo dello spettacolo e delle star di Hollywood, come i tre ritratti di Michael Jackson che ne celebrano la beatificazione mediatica, quello hollywoodiano di Faye Dunaway in Day of the Locust (1996), Dynamic Nude e l’unica fotografia in bianco e nero scattata a New York, Good News for Modern Man del 1984. Con l’occasione verrà pubblicato un libro con le immagini della mostra, edito da Carlo Cambi Editore.
David LaChapelle è oggi uno degli artisti più riconosciuti e apprezzati al mondo. Nato a Fairfield nel 1963, ha sposato uno stile post-Pop e per certi versi surrealista che lo rende unico al mondo.
Le opere di David LaChapelle sono presenti in numerose importanti collezioni pubbliche e private internazionali, ed esposte in vari musei, tra i quali il Musée D’Orsay di Parigi, il Brooklyn Museum di New York, il Museum of contemporary Art di Taipei, il Tel Aviv Museum of Art a Tel Aviv, il Los Angeles County Museum of Art (LACMA) a Los Angeles, The National Portrait Gallery di Londra, il Fotographfiska Museet di Stoccolma e The National Portrait Gallery a Washington DC. David LaChapelle vive e lavora tra Los Angeles e l’isola hawaiana di Maui.
INFORMAZIONI:
Mostra: David Lachapelle
Mostra a cura di LaChapelle Studio e Galleria Mucciaccia
Sede: Galleria Mucciaccia, Largo della Fontanella Borghese 89, Roma
Inaugurazione: mercoledì 17 aprile 2019, ore 18.00
Apertura al pubblico: 18 aprile –18 giugno 2019
Orari: lunedì– sabato, 10.00 – 19.00; domenica chiusi
Informazioni: T. +39 06 69923801 | [email protected]| www.galleriamucciaccia.com
Qui sopra un’opera di James Busby. In copertina Showtime at the Apocalypse di David LaChapelle
Mucciaccia Contemporary
AFTERMODERNISM. A Perspective on Contemporary Art. Chapter 1. James Busby – Justin Samson
La Galleria Mucciaccia Contemporary apre al pubblico la mostra Aftermodernism. A Perspective on Contemporary Art. Chapter 1. James Busby – Justin Samson, a cura di Cesare Biasini Selvaggi.
Con dieci opere di James Busby (Rock Hill, SC, USA, 1973) e quindici di Justin Samson (Milford, CT, USA, 1979), il progetto espositivo intende presentare in Italia un nuovo gruppo di artisti internazionali (prevalentemente americani o residenti in USA, ma con una discreta presenza anche di europei) riuniti sotto la sigla AFTERMODERNISM, da parte di uno dei più grandi e singolari collezionisti del nostro tempo, Hubert Neumann.
Ottantasettenne con una passione smodata per l’arte contemporanea ereditata dal padre Morton, Neumann possiede una raccolta di oltre 2.600 opere (molte delle quali capolavori) del Cubismo, Astrattismo europeo, Scultura d’avanguardia, Espressionismo Astratto americano, Pop Art e Graffitismo, di alcuni dei più importanti artisti del XX secolo. Tra questi Picasso, Léger, Miró, Kandinsky, Kline, Giacometti, Dubuffet, Rauschenberg, Lichtenstein, Haring, Basquiat, Koons, solo per citarne alcuni.
L’unico filo conduttore su cui si basa questa straordinaria collezione è la conoscenza diretta degli artisti. Dotato di un fiuto eccezionale come il padre, Neumann ha continuato a selezionare, all’albore dei loro esordi, artisti che sarebbero poi diventati di fama internazionale.
Negli ultimi anni la sua attenzione di collezionista si è focalizzata su un gruppo di artisti (per lo più generazione anni Settanta, Ottanta e Novanta), attualmente una quarantina in tutto, in cui Neumann ravvisa quella che per lui è una vera e propria nuova corrente artistica su cui investire, definita appunto AFTERMODERNISM, di cui James Busby e Justin Samson sono i primi esponenti a essere presentati in Italia.
Il catalogo in mostra, a cura di Cesare Biasini Selvaggi ed edito per i tipi di Carlo Cambi editore, rappresenta il primo di una serie che sarà dedicata agli artisti di AFTERMODERNISM.
James Busby è nato nel 1973 a Rock Hill (South Carolina) e vive e lavora a Chapin in South Carolina. Sue mostre si sono tenute in numerose gallerie e musei, ha partecipato a 40 mostre collettive negli Stati Uniti. Busby ha esposto inoltre in mostre a Londra, Parigi, Stoccolma e Instanblul. Ha partecipato a diverse fiere d’arte a Miami, Houston, Stoccolma, Istanbul e New York City, tra cui l’International Armory Show di New York, Untitled Art Fair, Scope NY e Untitled Art Fair, Miami.
Justin Samson è nato nel 1979 a Milford (Connecticut) e vive e lavora a New York. Nel 2003 consegue la laurea in Fine Arts presso la School of Visual Arts di New York. Samson ha collaborato con le gallerie John Connelly Presents e Kravets|Wehby Gallery ed è attualmente rappresentato dalla Neumann Wolfson Art. Gli sono state dedicate diverse mostre personali e collettive.
INFORMAZIONI:
Mostra: AFTERMODERNISM. A Perspective on Contemporary Art. Chapter 1. James Busby – Justin Samson
Curatore: Cesare Biasini Selvaggi
Sede: Mucciaccia Contemporary, piazza Borghese 1/A, Roma
Inaugurazione: mercoledì 17 aprile 2019, ore 18.00
Apertura al pubblico: 18 aprile – 29 giugno 2019
Orari: martedì – sabato, 10.30 – 19.00; domenica e lunedì chiusi
Informazioni: T. +39 06 68309404 | [email protected] | mucciacciacontemporary.com