Sei sconosciuti sono invitati, tramite una sorta di misteriosa scatola, a gareggiare in una serie di escape room. Quello che sembra un gioco si rivela però ben altro quando scoprono che le stanze sono attrezzate con trappole mortali.
Chi pensa che il cinema horror abbia ormai ben poco da dire, forse potrebbe ricredersi dopo la visione di Escape Room. Mescolando temi non nuovi per il genere e ispirandosi soprattutto a Saw, Cube e The Belko Experiment, il film di Adam Robitel fa centro innanzitutto per l’ottima atmosfera, le curiose ambientazioni e l’elegante confezione.
Il passaggio dei sei protagonisti da una stanza all’altra, alle prese con le loro insidie, permette al film di non annoiare un solo minuto, accorpando non solo una serie di bei momenti di tensione, ma anche gli scenari più variegati.
Il ritmo della narrazione, inoltre, è scandito con cura, di modo da creare un crescendo emotivo che rende la visione avvincente e fa empatizzare con ognuna delle psicologie rappresentate.
I personaggi di Escape Room, infatti, sono delineati con tratti rapidi, ma precisi e incisivi, a cui contribuisce anche l’efficace scelta di alternare alla trama principale brevissimi flashback che raccontano le loro storie e il perché siano stati scelti per il gioco. In questo modo, le azioni dei giocatori diventano maggiormente plausibili, pur se inserite in un contesto a limiti della credibilità.
Inoltre, il cast, per lo più televisivo e comprendente la Deborah Ann Woll amata dal pubblico per True Blood e Daredevil, se la cava decisamente bene, portando il pubblico a partecipare attivamente al gioco cinematografico che si svolge sullo schermo.
Escape Room, in realtà, parte alla grande già col prologo in medias res, per poi procedere a ritroso con la backstory di alcuni dei protagonisti e il percorso di sopravvivenza di tutti e sei i giocatori. La trama, ingegnosa e accattivante, è costruita in modo non banale e si sforza di stupire fino alla fine, pur se il gioco si fa man mano più scoperto.
Escape Room è, dunque, un film assolutamente da vedere, capace di regalare brividi stuzzicando le nostre paure più recondite e senza inutili spargimenti di sangue. Al cinema dal 14 marzo con Warner Bros. Italia.
Alberto Leali